"Le Foreste ci proteggono: difendiamole. Il loro futuro è nelle nostre mani". Questo è lo slogan con cui il Wwf
ha avviato una campagna per salvare le foreste del mondo e promosso una raccolta fondi che culminerà il 24 maggio con la Giornata delle Oasi, le aree protette del Wwf.
Quest’anno la giornata è dedicata a una delle più importanti Oasi del Pianeta, il Parco di Dzanga Sangha – nel Bacino del Congo – habitat di gorilla, elefanti e rifugio anche per le popolazioni che vogliono sfuggire la distruzione del loro ambiente, fermare le guerre e costruire uno sviluppo che sia sostenibile e duraturo.
Il Bacino del Congo negli ultimi anni sta rischiando di perdere un incredibile patrimonio di biodiversità e risorse naturali a causa della deforestazione, del bracconaggio, delle illecite attività estrattive e dai recenti conflitti armati.
Dal 10 al 24 maggio è possibile aiutare il progetto per il “Salviamo il cuore verde del mondo” inviando un SMS o chiamando da rete fissa al 45503, oppure con donazioni sul sito
www.wwf.it/foreste.
«La combinazione letale di deforestazione, caccia insostenibile e bracconaggio sta distruggendo il cuore verde dell’Africa», dice
Isabella Pratesi direttore Conservazione Internazionale Wwf Italia, «con
un danno incommensurabile per le comunità che vivono in questi luoghi e per l’intera umanità». A fianco del Wwf conferma il suo impegno anche
Gabriella Pession: «Volentieri ho accettato di appoggiare le iniziative Wwf a favore delle foreste,
polmoni verdi del pianeta che regalano a tutti noi ossigeno e risorse naturali indispensabili per la nostra vita. È importante assicurare un futuro a boschi e foreste per la salute e la sicurezza nostra e delle prossime generazioni».
BACINO DEL CONGO “SOTTO SCACCO”
Oggi il Bacino del Congo è, purtroppo, uno dei luoghi del Pianeta dove la deforestazione e la distruzione delle risorse hanno raggiunto una pericolosa intensità:
ogni anno, infatti, in questa parte dell’Africa si perdono 700 mila ettari di foreste tropicali. Tante le cause di questa devastazione: dalla trasformazione delle foreste in aree coltivate al pascolo del bestiame domestico; dal taglio illegale degli alberi alla costruzione di dighe e strade; dall’estrazione illegale delle risorse minerarie al bracconaggio.
Inoltre,
la caccia alle specie selvatiche della zona – come elefanti, scimpanzé, gorilla di pianura e di montagna, antilopi e tanti altri animali –
sta seriamente mettendo a rischio l’esistenza di molte specie, tanto che la stessa agenzia Onu per la Protezione ambientale (Unep) ha dichiarato che, senza interventi mirati a limitare il bracconaggio in questa zona dell’Africa,
entro il 2020-2025 gran parte delle popolazioni di grandi scimmie del Bacino del Congo potrebbero estinguersi.
Stesso discorso vale anche per gli elefanti che continuano ad essere decimati dai bracconieri per il commercio dell’avorio; purtroppo questi incredibili animali, nella sola Repubblica Democratica del Congo,
sono passati, in meno di 60 anni, da 200 mila esemplari a meno di 20 mila.
L’IMPEGNO DEL WWF
Per proteggere l’area di Dzanga Sangha il Wwf vuole garantire sostegno alle popolazioni indigene che vivono nell’area: «Quelle comunità», spiega l’associazione ambientalista, «detengono da millenni saperi fondamentali sugli ecosistemi forestali
e rappresentano le principali custodi della ricchissima biodiversità del parco. Gli obiettivi sono: la formazione e il sostegno alle eco guardie nelle loro attività antibracconaggio, il monitoraggio dell’area e la lotta alla deforestazione.
Ma anche promuovere un turismo sostenibile all’interno dell’area protetta, tramite la conservazione e l’abitudine alla presenza umana dei gorilla di pianura presenti all’interno del parco. L’esperienza di altre realtà africane come Tanzania, Kenia e Ruanda, ha dimostrato, infatti, come il turismo sostenibile possa realmente rappresentare una fonte di stabile finanziamento e di sviluppo dell’economia locale».
IL 24 MAGGIO LA FESTA DELLE OASI WWF DEDICATA ALLE FORESTE
Una domenica tra boschi, paludi, spiagge e campagne:
è la Giornata delle Oasi del Wwf Italia, il tradizionale appuntamento che
coinvolge ogni anno migliaia di persone in tutta Italia che, grazie alle visite gratuite e gli eventi speciali organizzati, riescono a vivere in prima persona, magari in famiglia o con gli amici, un patrimonio naturalistico tra i più preziosi e meglio conservati del nostro territorio.
Sono circa un centinaio le Oasi del Wwf, per una superficie di circa 35.000 ettari: circa 40 oasi tutelano aree boschive, di cui una ventina sono costituite esclusivamente da foreste.
La superficie forestale tutelata è di circa 11.000 ettari.
Domenica 24 maggio le Oasi saranno aperte gratuitamente a tutti e animate da eventi, iniziative, manifestazioni che coinvolgeranno il pubblico, piccolo e grande, urbano o dei centri vicini con visite guidate, giochi didattici, esposizioni di mostre di disegni o fotografiche, momenti culturali, mercatini con prodotti biologici, semplici momenti di svago.