Il Papa alla Caritas: «Scusate il ritardo, parlo parlo e l'orologio va»
21/04/2016
«Cari fratelli e sorelle, buongiorno, e mi scuso per il ritardo, ma negli
appuntamenti uno parla, parla e poi l'orologio continua a camminare». Così il Papa
all'inizio dell'udienza con le Caritas delle diocesi italiane, al quale è
giunto con oltre mezz'ora di ritardo, dopo una mattinata fitta di udienze. Il Papa,
ascoltato il saluto del presidente di Caritas Italiana, card. Francesco
Montenegro, ha quindi rivolto il suo discorso ai presenti nell'aula Paolo VI. Montenegro
ha ricordato che il 38° convegno delle Caritas d'Italia (in corso dal 18 aprile
ad oggi a Sacrofano, ndr) si svolge «a 45 anni dalla nascita, voluta da Paolo
VI», e ha ringraziato papa
Bergoglio perché fin «dall'inizio del suo pontificato» ha voluto «porre la
carità al centro». La nostra opera, ha spiegato il cardinale, che è arcivescovo
di Agrigento e dalla prima ora impegnato accanto ai cittadini di Lampedusa per
il soccorso ai profughi, è non da addetti ai lavori ma di popolo fedele ai
mezzi poveri», è una
carità «capace di
affermare i diritti e promuovere nuovi stili di vita, ma sempre coerenti con il
Vangelo»