Il Papa a Manila: «Se togliamo i poveri dal Vangelo non capiamo Gesù»
16/01/2015
Primo giorno di papa Francesco in visita nelle Filippine. Al palazzo presidenziale Malancañan Bergoglio ha incontrato il presidente del paese, Benigno Cojuangco Aquino III, figlio della ex presidente Corazón Aquino, le autorità e il Corpo diplomatico affermando che la tradizione biblica «prescrive per tutti i popoli il dovere di ascoltare la voce dei poveri e di spezzare le catene dell’ingiustizia e dell’oppressione».
Poi nella Cattedrale di Manila ha celebrato la Messa per i vescovi, preti e religiosi del Paese. C'era anche un gruppo di adolescenti filippini vestiti con la foggia e i colori della divisa delle guardie svizzere (ma con tessuto tipo raso e non di panno) a salutarlo all'arrivo. Durante l’omelia ha improvvisato uno scambio scherzoso con i fedeli. Leggeva il brano del Vangelo in cui Gesù dice a Pietro: «Mi ami tu? Pasci i miei agnelli». «Do you love me?», ha detto papa Francesco non come se leggesse il brano, ma come se chiedesse ai fedeli se lo amano. E questi hanno risposto con uno «Yes» convinto. «Thank you very mauch», ha replicato il Pontefice sorridendo. I fedeli hanno contenuto molto abilmente una risata, lui ha ripreso il testo dell'omelia, conservando per qualche secondo una espressione divertita sul viso. Papa Bergoglio, che difficilmente improvvisa se legge omelie, a meno che siano scritte in spagnolo o in italiano, oggi ha invece aggiunto a braccio una frase in inglese, per rimarcare un concetto che gli sta particolarmente a cuore: «I poveri - ha detto in inglese - sono il centro del Vangelo, sono nel cuore del Vangelo. Se noi mettiamo da parte i poveri dal Vangelo, non possiamo comprendere il messaggio di Cristo»