

Il grande fotografo brasiliano ha presentato a Forma Meravigli, lo spazio espositivo di Milano, la mostra "Kuwait. Il deserto in fiamme" e si è soffermato su quel drammatico 1991, anno in cui la crisi in Medio Oriente e la Guerra del Golfo erano al centro del dibattito mondiale. Quando in Kuwait i soldati iracheni incendiarono oltre 600 pozzi di petrolio per ostacolare l’avanzata della coalizione militare guidata dagli statunitensi, Salgado fu tra i primi fotografi a intuire la reale portata e la gravità di questa situazione. Durante l’incontro il fotografo ha raccontato, con grande intensità, di come, in un paesaggio infernale che stava letteralmente bruciando davanti ai suoi occhi, abbia iniziato a documentare questo disastro ambientale, seguendo l'operato dei vigili del fuoco e dei tecnici specializzati chiamati da tutto il mondo per limitare i danni e arginare le perdite.


Il grande fotografo brasiliano ha presentato a Forma Meravigli, lo spazio espositivo di Milano, la mostra "Kuwait. Il deserto in fiamme" e si è soffermato su quel drammatico 1991, anno in cui la crisi in Medio Oriente e la Guerra del Golfo erano al centro del dibattito mondiale. Quando in Kuwait i soldati iracheni incendiarono oltre 600 pozzi di petrolio per ostacolare l’avanzata della coalizione militare guidata dagli statunitensi, Salgado fu tra i primi fotografi a intuire la reale portata e la gravità di questa situazione. Durante l’incontro il fotografo ha raccontato, con grande intensità, di come, in un paesaggio infernale che stava letteralmente bruciando davanti ai suoi occhi, abbia iniziato a documentare questo disastro ambientale, seguendo l'operato dei vigili del fuoco e dei tecnici specializzati chiamati da tutto il mondo per limitare i danni e arginare le perdite.


Il grande fotografo brasiliano ha presentato a Forma Meravigli, lo spazio espositivo di Milano, la mostra "Kuwait. Il deserto in fiamme" e si è soffermato su quel drammatico 1991, anno in cui la crisi in Medio Oriente e la Guerra del Golfo erano al centro del dibattito mondiale. Quando in Kuwait i soldati iracheni incendiarono oltre 600 pozzi di petrolio per ostacolare l’avanzata della coalizione militare guidata dagli statunitensi, Salgado fu tra i primi fotografi a intuire la reale portata e la gravità di questa situazione. Durante l’incontro il fotografo ha raccontato, con grande intensità, di come, in un paesaggio infernale che stava letteralmente bruciando davanti ai suoi occhi, abbia iniziato a documentare questo disastro ambientale, seguendo l'operato dei vigili del fuoco e dei tecnici specializzati chiamati da tutto il mondo per limitare i danni e arginare le perdite.


Il grande fotografo brasiliano ha presentato a Forma Meravigli, lo spazio espositivo di Milano, la mostra "Kuwait. Il deserto in fiamme" e si è soffermato su quel drammatico 1991, anno in cui la crisi in Medio Oriente e la Guerra del Golfo erano al centro del dibattito mondiale. Quando in Kuwait i soldati iracheni incendiarono oltre 600 pozzi di petrolio per ostacolare l’avanzata della coalizione militare guidata dagli statunitensi, Salgado fu tra i primi fotografi a intuire la reale portata e la gravità di questa situazione. Durante l’incontro il fotografo ha raccontato, con grande intensità, di come, in un paesaggio infernale che stava letteralmente bruciando davanti ai suoi occhi, abbia iniziato a documentare questo disastro ambientale, seguendo l'operato dei vigili del fuoco e dei tecnici specializzati chiamati da tutto il mondo per limitare i danni e arginare le perdite.


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Kuwait, Salgado racconta quando il deserto andò in fiamme
