Papa in Uganda, dalla memoria dei martiri alla gioia della fede
28/11/2015
«Non i piaceri mondani o il potere terreno, ma la fedeltà a Dio,
l’onestà e l’integrità di vita danno gioia e pace durature». Lo ha detto Francesco sabato 28 novembre, celebrando in Uganda a Kampala presso il santuario
di Namugongo la Messa commemorativa di san Carlo Lwanga e compagni
martiri a 50 anni dalla loro canonizzazione. Precedentemente l’omaggio
di Bergoglio ai martiri della Chiesa anglicana. La testimonianza dei
martiri – ha detto il Santo Padre - non va custodita in un museo, ma
tramandata in ogni luogo. Silenzio, raccoglimento e preghiera, ma anche
grande gioia tra i le decine di migliaia di fedeli presenti.
Tra il 1885 e il 1887, in Uganda i cristiani
subirono una violenta persecuzione. Le vittime furono un centinaio. Tra
loro Carlo, domestico del re Muanga dell'antico regno indipendente del
Buganda, bruciato vivo insieme a dodici compagni il 3 giugno 1886. Carlo
Lwanga, capo dei paggi reali, era stato battezzato durante
l'evangelizzazione attuata dai Padri Bianchi, fondati dal cardinale
Lavigerie. Inizialmente la loro opera, avviata nel 1879, venne ben
accolta dal re Mutesa così come dal successore Muanga, che però si fece
influenzare dal cancelliere del regno e dal capotribù. Tanto che decise
la soppressione fisica dei cristiani, sia anglicani che cattolici, alcuni dei quali uccise con le
proprie mani. Il calendario ricorda ventidue martiri dell'Uganda,
beatificati il 6 giugno 1920 da Benedetto XV e canonizzati da Paolo VI
l'8 ottobre 1964. A loro è stato inoltre dedicato un grande santuario a
Namugongo consacrato da Paolo VI nel 1969.
«Oggi, ricordiamo con gratitudine il sacrificio dei martiri ugandesi, la
cui testimonianza d’amore per Cristo e la sua Chiesa ha giustamente
raggiunto ‘gli estremi confini della terra’. Ricordiamo anche i martiri
anglicani, la cui morte per Cristo dà testimonianza all’ecumenismo del
sangue», ha affermato papa Francesco il 28 novembre, nell’omelia pronunciata in italiano durante la Messa celebrata nel
Santuario dei martiri ugandesi a Namugongo, nel secondo giorno del suo
viaggio in Uganda (il quarto in Africa). «Tutti questi testimoni – ha
osservato il Papa nel santuario immerso nel verde che fa memoria di san
Charles Lwanga, Joseph Mkasa e dei loro compagni – hanno coltivato il
dono dello Spirito Santo nella propria vita e hanno dato liberamente
testimonianza della loro fede in Gesù Cristo, anche a costo della vita, e
molti in così giovane età».
Tutte le fotografie di questo servizio sono dell'agenzia Reuters.