

La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.


La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per chiedere la sospensione immediata di un servizio definito “illegale e abusivo”.
La protesta dei tassisti contro Uber
La protesta nazionale dei tassisti contro Uber ha il suo fulcro a
Torino, perché è qui che l'azienda americana che fornisce corse in
auto private, attraverso un'applicazione per smartphone e in concorrenza
ai tradizionali taxi, alle auto a noleggio e ai mezzi pubblici, sta ottenendo i maggiori successi dal suo debutto
in Italia. Oltre mille tassisti - provenienti da tutte le grandi città
del Paese - questa mattina sono scesi in piazza sotto la Mole, per
chiedere la sospensione immediata di un servizio definito
“illegale e abusivo”.
