Le immagini della camera ardente dei migranti morti in mare in Calabria

01/03/2023Sessantacinque bare allineate, molte piccole e bianche. Nel palasport di Crotone l'addio e la preghiera per le vittime del naufragio dell'imbarcazione carica di migranti avvenuto domenica mattina davanti la spiaggia di «Steccato» di Cutro. Solo su 23 c'è una targa con il nome. Tanti ancora sono senza identità. Su una piccola bara bianca c'è un'automobilina della polizia a testimoniare anche il sentimento di dolore delle forze dell'ordine per quanto accaduto. Sono i poliziotti della scientifica e dell'immigrazione della Questura di Crotone che stanno identificando le vittime. Dai neonati, alle ragazze, agli adulti. Nei loro occhi si leggono le forti emozioni provate, condivise con parenti, amici. Con i sopravvissuti che arrivano a piccoli gruppi dal Cara. Su ogni bara un'impresa locale ha fatto mettere un mazzo di fiori a conferma della condivisione della tragedia da parte della comunità locale. La preghiera dell’arcivescovo di Crotone, Angelo Raffaele Panzetta, e di Achik Mustapha della comunità islamica locale (foto Reuters)