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La mostra "Manet e la Parigi moderna" che inaugura oggi a Palazzo Reale, a Milano, intende raccontare il percorso artistico del grande maestro, iniziatore di una nuova pittura, che scopre la “meravigliosa” modernità, in una Parigi in piena trasformazione, una città che soleva girare quotidianamente a piedi in lungo e in largo, da autentico pedone e osservatore appassionato del suo tempo. Sulla scia di Baudelaire, si afferma come un “pittore della vita moderna” e sceglie di affrontare temi nuovi che osserva per la strada, al Teatro dell’Opera, nei bar e nei “caffè-concerto”. Le opere presenti in mostra arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi: un centinaio di opere, tra cui 54 dipinti – di cui 16 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot. Alle opere su tela si aggiungono 11 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture.
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La mostra "Manet e la Parigi moderna" che inaugura oggi a Palazzo Reale, a Milano, intende raccontare il percorso artistico del grande maestro, iniziatore di una nuova pittura, che scopre la “meravigliosa” modernità, in una Parigi in piena trasformazione, una città che soleva girare quotidianamente a piedi in lungo e in largo, da autentico pedone e osservatore appassionato del suo tempo. Sulla scia di Baudelaire, si afferma come un “pittore della vita moderna” e sceglie di affrontare temi nuovi che osserva per la strada, al Teatro dell’Opera, nei bar e nei “caffè-concerto”. Le opere presenti in mostra arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi: un centinaio di opere, tra cui 54 dipinti – di cui 16 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot. Alle opere su tela si aggiungono 11 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture.
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La mostra "Manet e la Parigi moderna" che inaugura oggi a Palazzo Reale, a Milano, intende raccontare il percorso artistico del grande maestro, iniziatore di una nuova pittura, che scopre la “meravigliosa” modernità, in una Parigi in piena trasformazione, una città che soleva girare quotidianamente a piedi in lungo e in largo, da autentico pedone e osservatore appassionato del suo tempo. Sulla scia di Baudelaire, si afferma come un “pittore della vita moderna” e sceglie di affrontare temi nuovi che osserva per la strada, al Teatro dell’Opera, nei bar e nei “caffè-concerto”. Le opere presenti in mostra arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi: un centinaio di opere, tra cui 54 dipinti – di cui 16 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot. Alle opere su tela si aggiungono 11 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture.
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La mostra "Manet e la Parigi moderna" che inaugura oggi a Palazzo Reale, a Milano, intende raccontare il percorso artistico del grande maestro, iniziatore di una nuova pittura, che scopre la “meravigliosa” modernità, in una Parigi in piena trasformazione, una città che soleva girare quotidianamente a piedi in lungo e in largo, da autentico pedone e osservatore appassionato del suo tempo. Sulla scia di Baudelaire, si afferma come un “pittore della vita moderna” e sceglie di affrontare temi nuovi che osserva per la strada, al Teatro dell’Opera, nei bar e nei “caffè-concerto”. Le opere presenti in mostra arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi: un centinaio di opere, tra cui 54 dipinti – di cui 16 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot. Alle opere su tela si aggiungono 11 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture.
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La mostra "Manet e la Parigi moderna" che inaugura oggi a Palazzo Reale, a Milano, intende raccontare il percorso artistico del grande maestro, iniziatore di una nuova pittura, che scopre la “meravigliosa” modernità, in una Parigi in piena trasformazione, una città che soleva girare quotidianamente a piedi in lungo e in largo, da autentico pedone e osservatore appassionato del suo tempo. Sulla scia di Baudelaire, si afferma come un “pittore della vita moderna” e sceglie di affrontare temi nuovi che osserva per la strada, al Teatro dell’Opera, nei bar e nei “caffè-concerto”. Le opere presenti in mostra arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi: un centinaio di opere, tra cui 54 dipinti – di cui 16 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot. Alle opere su tela si aggiungono 11 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture.
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La mostra "Manet e la Parigi moderna" che inaugura oggi a Palazzo Reale, a Milano, intende raccontare il percorso artistico del grande maestro, iniziatore di una nuova pittura, che scopre la “meravigliosa” modernità, in una Parigi in piena trasformazione, una città che soleva girare quotidianamente a piedi in lungo e in largo, da autentico pedone e osservatore appassionato del suo tempo. Sulla scia di Baudelaire, si afferma come un “pittore della vita moderna” e sceglie di affrontare temi nuovi che osserva per la strada, al Teatro dell’Opera, nei bar e nei “caffè-concerto”. Le opere presenti in mostra arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi: un centinaio di opere, tra cui 54 dipinti – di cui 16 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot. Alle opere su tela si aggiungono 11 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture.
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La mostra "Manet e la Parigi moderna" che inaugura oggi a Palazzo Reale, a Milano, intende raccontare il percorso artistico del grande maestro, iniziatore di una nuova pittura, che scopre la “meravigliosa” modernità, in una Parigi in piena trasformazione, una città che soleva girare quotidianamente a piedi in lungo e in largo, da autentico pedone e osservatore appassionato del suo tempo. Sulla scia di Baudelaire, si afferma come un “pittore della vita moderna” e sceglie di affrontare temi nuovi che osserva per la strada, al Teatro dell’Opera, nei bar e nei “caffè-concerto”. Le opere presenti in mostra arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi: un centinaio di opere, tra cui 54 dipinti – di cui 16 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot. Alle opere su tela si aggiungono 11 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture.
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La mostra "Manet e la Parigi moderna" che inaugura oggi a Palazzo Reale, a Milano, intende raccontare il percorso artistico del grande maestro, iniziatore di una nuova pittura, che scopre la “meravigliosa” modernità, in una Parigi in piena trasformazione, una città che soleva girare quotidianamente a piedi in lungo e in largo, da autentico pedone e osservatore appassionato del suo tempo. Sulla scia di Baudelaire, si afferma come un “pittore della vita moderna” e sceglie di affrontare temi nuovi che osserva per la strada, al Teatro dell’Opera, nei bar e nei “caffè-concerto”. Le opere presenti in mostra arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi: un centinaio di opere, tra cui 54 dipinti – di cui 16 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot. Alle opere su tela si aggiungono 11 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture.
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La mostra "Manet e la Parigi moderna" che inaugura oggi a Palazzo Reale, a Milano, intende raccontare il percorso artistico del grande maestro, iniziatore di una nuova pittura, che scopre la “meravigliosa” modernità, in una Parigi in piena trasformazione, una città che soleva girare quotidianamente a piedi in lungo e in largo, da autentico pedone e osservatore appassionato del suo tempo. Sulla scia di Baudelaire, si afferma come un “pittore della vita moderna” e sceglie di affrontare temi nuovi che osserva per la strada, al Teatro dell’Opera, nei bar e nei “caffè-concerto”. Le opere presenti in mostra arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi: un centinaio di opere, tra cui 54 dipinti – di cui 16 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot. Alle opere su tela si aggiungono 11 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture.
Parigi vista con gli occhi di Edouard Manet

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