In fuga dalla trappola di Mosul, il dramma degli abitanti
21/10/2016Mentre l'offensiva contro lo Stato islamico va avanti, crescono i timori per i civili intrappolati nella città irachena. Il presidente francese Hollande ha riunito una ventina di Paesi a Parigi per discutere, con il Governo iracheno, sul futuro politico di Mosul (foto Reuters).
Mosul potrebbe trasformarsi in una trappola infernale per i suoi abitanti. Man mano che l'operazione per la riconquista della città irachena si inasprisce, cresce l'allarme per una crisi umanitaria di portata immane: l'Onu teme che gli sfollati possano arrivare a un milione. L'offensiva lanciata dall'esercito iracheno, insieme alle milizie curde e a quelle sciite, con l'appoggio di una coalizione internazionale guidata da gli Stati Uniti, ha inflitto molte perdite all'Isis. Numerosi villaggi nei pressi di Mosul e la città di Bartalla sono stati liberati. Le truppe irachene e curde avanzano rapidamente. Ma i jihadisti non si arrendono. Si stima che quelli trincerati all'interno della città siano circa seimila. Le immagini Reuters raccontano il dramma e la disperazione dei cittadini di Mosul in fuga dalle atrocità dei miliziani del Califfato: i profughi accolti nel campo di Dibaga, a circa 40 km da Erbil, e quelli che scappano verso la provincia a maggioranza curda di al-Hasaka, nel Nord della Siria, al confine con l'Iraq. Secondo una funzionaria dell'amministrazione curda della provincia, da quando è cominciata l'offensiva sarebbero 5-6mila i profughi che hanno attraversato la frontiera siriana. Il 20 ottobre il presidente francese François Hollande ha convocato a Parigi una ventina di Paesi per discutere, con il Governo iracheno, il futuro politico di Mosul, una volta strappata al Califfato nero.