Iraq, al via la grande operazione per la riconquista di Mosul
17/10/2016L'esercito iracheno, i peshmerga curdi e le milizie di difesa popolari sciite hanno lanciato l'attacco per espugnare la città roccaforte dello Stato islamico. L'offensiva potrà durare anche settimane (foto Reuters).
L'offensiva per la riconquista di Mosul è la più grande operazione militare in Irak da quando le truppe statunitensi si sono ritirate nel 2011. E, se andrà a buon fine, sarà il colpo al cuore dello Stato islamico. Nella notte tra il 9 e il 10 giugno del 2014 la città irachena, la seconda del Paese con 1 milione e mezzo di abitanti, è caduta in mano ai miliziani jihadisti, che hanno messo in fuga le truppe dell'esercito regolare iracheno. Dalla Grande Moschea della città il leader dell'Isis Abu Bakr al-Baghdadi ha proclamato la nascita del Califfato. Da lì, lo Stato islamico ha poi cominciato la sua avanzata verso la conquista del territorio siriano. Per Mosul, città multietnica, culla del dialogo e della pacifica convivenza tra religioni, è cominciato l'orrore. Chiese e moschee sono state devastate. Le case dei cristiani sono state marchiate con la lettera "N" dell'alfabeto arabo: Nazareni, vale a dire cristiani. Una lettera sulle loro porte per umiliarli e discriminarli. Gran parte di loro sono stati costretti a fuggire. La furia dei jihadisti contro i luoghi di culto non ha risparmiato neppure il monastero di St. Elijah, il più antico di tutto il Paese, costruito nel 590 d.C. L'offensiva per espugnare la roccaforte irachena dell'Isis potrà durare per settimane. L'Onu è preoccupata per la sorte dei civili: il timore principale è che possano essere usati come scudi umani dai miliziani.