Un riconoscimento in nome dei diritti dei bambini
10/10/2014
Nel toto Nobel era entrato anche papa Francesco. Oslo però ha deciso di assegnare il prestigioso riconoscimento per la pace alla giovane attivista pakistana Malala, che due anni fa fu ferita gravemente dai talebani per la sua lotta a favore dell'istruzione femminile, e all'attivista indiano Kailash Satyarthi.
Il premio è stato assegnato per la lotta dei due attivisti «contro l'oppressione dei bambini e dei giovani e per il diritto alla loro istruzione. I bambini devono andare a scuola e non essere sfruttati economicamente».
Quanto a Satyarthi, «mostrando grande coraggio personale Kailash Satyarthi, continuando la tradizione di Gandhi, ha capeggiato diverse forme di protesta e dimostrazioni, tutte pacifiche, concentrandosi sul grave sfruttamento dei bambini per motivi economici». È quanto si legge nella motivazione del comitato norvegese del Nobel. «Ha anche contribuito allo sviluppo di importanti convenzioni per i diritti dei bambini», aggiunge il testo.
«Nonostante la sua giovane età Malala Yousafzay ha già
combattuto diversi anni per il diritto delle bambine
all'istruzione ed ha mostrato con l'esempio che anche
bambini e giovani possono contribuire a cambiare la loro
situazione. Cosa che ha fatto nelle circostanze più
pericolose».
Questa invece la motivazione per il premio Nobel per
la pace 2014 attribuito a
Malala:«Attraverso la sua lotta eroica è diventata una
portavoce importante del diritto delle bambine
all'istruzione»