Il soccorso alpino ha trovato la prima vittima dell'albergo Rigopiano di Farindola (Pescara). «Ci sono tanti morti», ha dichiarato Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da ieri sera si è messo in moto con gli sci, insieme agli altri soccorritori, per raggiungere l'Hotel Rigopiano.Hanno impiegato ore per raggiungere l'albergo, investito ieri da una valanga. Gli uomini del soccorso alpino riferiscono che la slavina che ha travolto la struttura si è staccata dalla montagna molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto di ieri mattina.
Il personale dell'albergo e i clienti sono sotto la neve e le macerie. «La valanga è enorme», spiegano i soccorritori. Dentro l'albergo risultano 30 dispersi. «Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde». Lo scenario viene descritto apocalittico, un tragico mix di terremoto e valanga. Il prefetto di Pescara Francesco Provolo ha spiegato che tra i turisti intrappolati ci sarebbero anche dei bambini. E' choccante il racconto di un superstite: «Sono salvo perché ero andato a prendere una cosa in automobile», ha riferito ai medici Giampiero Parete, 38 anni, uno dei superstiti che ieri ha dato l'allarme per la valanga. La moglie e i suoi due figli sono sotto le macerie.Due clienti dell'hotel hanno scritto in un sms. «Aiuto aiuto stiamo morendo di freddo». La valanga ha colpito in pieno la struttura che si è spostata di 10 metri.