«Potrei dirvi che sarà un cammino rose e fiori, tutto in discesa. Nelle mie condizioni, però, non sarei credibile. Sarete, invece chiamati al sacrificio, forse anche a mettere a repentaglio la vostra vita, ma lo farete con la consapevolezza che servire il Paese sia la cosa più bella che si possa fare. E saprete onorare le vostre scelte, indipendentemente dalle conseguenze che avranno». Queste parole del tenente colonnello Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare (costretto in carrozzina, dopo essere stato gravemente ferito nel corso di un’operazione in Somalia) sintetizzano bene lo spirito di servizio e il senso del dovere che ha formato generazioni di carabinieri. Il 23 luglio 2022 è stato un giorno speciale per l’arma. A Torino, infatti, alla presenza del Capo dello Stato, si sono festeggiati i 200 anni di istituzione della Scuola Allievi Carabinieri (la più antica d’Italia) e, contemporaneamente, si è tenuto il giuramento degli allievi e delle allieve del 140° corso formativo.
Alla cerimonia, accanto al presidente Mattarella, hanno partecipato il ministro della difesa Lorenzo Guerini, il comandante generale dell’arma, il generale di corpo d’armata Teo Luzzi, il capo di Stato Maggiore della Difesa, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, insieme con molte altre autorità militari e civili. Quello del giuramento è sempre un momento toccante. Come da tradizione, gli alamari, il simbolo stesso del carabiniere, vengono consegnati ai giovani dai loro familiari: è un modo per sottolineare come la dedizione allo Stato e ai cittadini, cui i militari si consacrano, sia una dimensione che, necessariamente, coinvolge anche i loro cari. Poi l’affidamento alla Virgo Fidelis, patrona dell’arma, e la promessa di “essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina e onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni”.
Fondata per volontà di re Carlo Felice, il 12 ottobre 1822, la scuola allievi di Torino ha formato molti dei 108.000 Carabinieri attualmente in servizio sul territorio nazionale, cui presto si aggiungeranno le nuove unità, che hanno appena giurato. «Da oggi avrete il privilegio di essere al servizio esclusivo della Nazione, dovrete saper servire la comunità, rischiare per la comunità e dare sempre il meglio di voi stessi» ha raccomandato, nel corso della cerimonia, il comandante dell’arma, Teo Luzzi. «Ogni giorno sarete in prima linea nella lotta alla criminalità, ma questo non basta. Dovrete saper infondere rassicurazione sociale, con quella capacità di ascolto e dialogo che è da sempre nel Dna del carabiniere». «Sono certo che saprete sempre essere al servizio delle comunità a voi affidate» ha aggiunto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il quale, a conclusione del suo intervento, ha poi voluto rivolgere un augurio al presidente Mattarella, proprio nel giorno del suo ottantunesimo compleanno. I presenti, rompendo per un istante la formalità del momento, si sono sciolti in un lungo applauso, confermando, ancora una volta, la stima e l’affetto di cui il Capo dello Stato gode tra i cittadini, tanto più in un momento così travagliato e difficile per il Paese.
Tutte le foto sono dell'agenzia di stampa Ansa.