E' stato il primo afroamericano a conquistare un Oscar come miglior attore protagonista. Con il suo esempio ha aperto la strada verso l'affermazione nel mondo del cinema a molti altri attori afroamericani, diventando l'emblema della battaglia antirazzista combattuta con le armi della civiltà e della cultura. Sidney Poitier è scomparso a 94 anni. L'Oscar gli venne assegnato nel 1964 per l'interpretazione nel film I gigli del campo. Leggendarie restano le sue interpretazioni in Indovina chi viene a cena?, film del 1967 che affrontava in modo garbato e romantico il tema del razzismo e della discriminazione razziale e che lo vide al fianco della coppia Spencer Tracy-Katharine Hepburn; e poi, sempre nel 1967, in La calda notte dell'ispettore Tibbs, dove si trovò ancora una volta ad affrontare il tema del razzismo nei panni di un ispettore di polizia, al fianco di Rob Steiger, in una cittadina del profondo Sud degli Stati Uniti. Un capolavoro che l'American film institute nel 2007 ha inserito al 74° posto della classifica dei 100 migliori film americani di tutti i tempi. Nel 2002 a Poitiers venne conferito l'Oscar alla carriera. Figlio di contadini di un'isola delle Bahamas, nato a Miami, dopo il primo matrimonio con Juanita Hardy, con la quale ebbe quattro figlie, nel 1976 si sposò con l'attrice canadese Joanna Shimkus, conosciuta sul set alcuni anni prima, e dalla quale ha avuto altre due figlie, fra cui Sydney Tamiia, diventata anche lei attrice. Nel 2009 il presidente Barack Obama conferì all'attore una medaglia della libertà.
Nella foto Reuters, Sidney Poitier in vari momenti salienti della sua vita e della sua carriera, insieme a numerosi attori, da Angelina Jolie a Morgan Freeman, da Henry Belafonte a Barbra Streisand, con il presidente Obama, con la moglie Joanna e con la figlia Sydney Tamiia.