Parigi è tornata a fremere per i suoi Giochi aggiungendo agli ideali Liberté, Egalité, Fraternité ma oggi anche e soprattutto "inclusione", la parola d'ordine degli 'altri' Giochi, i Paralimpici.
Ieri sera decine di migliaia di francesi e stranieri sono accorsi ad affollare i dintorni degli Champs-Elysèes per questi Giochi che - per molti - sono ancora più emozionanti, veri e carichi di senso "olimpico" di quelli vissuti un mese fa. Dagli Champs-Elysées alla Concorde, la festa di Thomas Jolly si chiama stavolta "Paradoxe" ed è travolgente l'entusiasmo che accoglie gli atleti paralimpici. L'emozione riporta nei cuori dei parigini le giornate delle Olimpiadi, una vera e propria indigestione di festa, di partecipazione popolare che da tutti è già rimpianta. Stasera la festa dei Giochi è tornata a Parigi, potenziata dall'emozione della gioia degli atleti che ballavano felici.
Fra gli ultimi tedofori, sotto gli occhi del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, Bebe Vio, che ha portato la fiaccola olimpica prima che il braciere, riacceso, volasse anche stavolta nel cielo di Parigi sulla mongolfiera ha portato la torcia olimpica.
La delegazione italiana ha sfilato con i suoi 141 fra atleti e atlete, 26 in più rispetto a Tokyo, di cui 51 esordienti nella rassegna olimpica.





















