Da Kherson a Zaporizhzhia, un naso rosso e una chitarra per donare un sorriso ai bambini ucraini
27/09/2023Un gruppo di attori del progetto Teatri senza frontiere, guidati dal fondatore Marco Renzi, è in tour in Ucraina con una serie di spettacoli nelle zone martoriate del Paese. Le tappe del viaggio: Leopoli, Kherson, Kryvyi Rih, Dnipro, Zaporizhzhia e Charkiv. Ad accompagnarli monsignor Maksym Ryabukha, sacerdote salesiano e vescovo ausiliare dell'Esarcato arcivescovile greco-cattolico di Donetsk
A Kryvyi Rih si sono esibiti all'interno di un bunker, perché fuori sulla città era caduto un missile. A Dnipro sono stati accolti da un gruppo di bambini con i loro genitori nel centro Caritas. hanno poi proseguito alla volta di Zaporizhzhia, dove oggi, 27 settembre, sono impegnati in tre spettacoli. «Abbiamo visitato i bambini ricoverati in un ospedale e ci siamo poi esibiti presso la parrocchia greco-cattolica di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, dove monsignor Maksym Ryabukha ha la sua sede», racconta Marco Renzi. Gli attori di Teatri senza frontiere sono arrivati in Ucraina dall'Italia per portare un po' di allegria e di serenità ai bambini e alle loro famiglie stremati dalla guerra e dai bombardamenti. Questo tour nasce all'interno del Marameo Festival interregionale e internazionale del Teatro per ragazzi, che va avanti fino al 30 settembre. «Teatri senza frontiere è nato 14 anni fa, dopo il terremoto dell'Aquila. Ci siamo esibiti per la prima volta nella cttà devastata dal sisma», spiega Renzi. «Siamo tutti professionisti del teatro per ragazzi, di tutta Italia. Ogni anno viene lanciato un bando per un viaggio solidale e chi partecipa lo fa come volontario, pagandosi tutte le spese. Siamo stati in tanti luoghi difficili del mondo. Ma questa è la prima volta in un Paese in guerra. L'emozione di essere qui è fortissima. Ci colpisce tanto l'affetto con il quale al termine di ogni spettacolo le persone ci salutano, ci abbracciano e ci ringraziano per ciò che facciamo per loro con la nostra arte».