L'appuntamento è alle 20.Il termometro segna qualche grado in più ma il freddo è ancora forte e pungente. Mentre aspettiamo un volontario della Comunità di Sant’Egidio, una piccola folla di senza fissa dimora si è radunata nella piazza e attende l’apertura della chiesa di S. Callisto, che da sabato 7 gennaio offre riparo dal gelo alle persone di strada. Ogni sera i volontari dispensano con generosità bevande calde, indumenti puliti e parole di conforto alle trenta persone, fra italiani e stranieri, uomini e donne, attualmente ospitati nella chiesa e in sagrestia. Sotto la volta affrescata da Antonio Achilli, raffigurante la “Gloria di San Calisto”, ci sono tanti letti ad accoglierli quante sono le loro vicende umane, tutte diverse e in fondo simili. “Lavoravo come magazziniere ma ho perso il lavoro” racconta Giovanni, un uomo di mezza età con lo sguardo tenero e fragile di un bambino...
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Il servizio fotografico è di Stefano Del Pozzolo/Contrasto