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mercoledì 19 marzo 2025
 
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Viaggio a Nomadelfia, dove la fraternità è legge

15/11/2021La comunità è una piccola realtà fondata originariamente nel 1948 nell’ex campo di concentramento di Fossoli, nel Modenese, da don Zeno Saltini, con lo scopo di dare un papà e una mamma ai bambini abbandonati. Dopo varie vicissitudini, il piccolo popolo comunitario che la compone si è stabilizzato su un’area di 4km alle porte di Grosseto in Toscana. Dispone di una sua Costituzione che si basa sul Vangelo ed è estremamente dedito all’accoglienza. Il suo nome deriva dai termini greci nomos e adelphia, che significa: “Dove la fraternità è legge”. Nomadelfia ha una sua storia, una sua cultura, una sua legge, un suo costume di vita, una sua tradizione. È una popolazione con tutte le componenti: uomini, donne, sacerdoti, famiglie, figli. Per lo Stato è un’associazione civile organizzata sotto forma di cooperativa di lavoro, per la Chiesa è una parrocchia e un’associazione privata tra fedeli. Il fotografo Enrico Genovesi ha voluto raccontare, per immagini e non solo, questa realtà nel libro "Nomadelfia, Un’oasi di fraternità" nato da un progetto a lungo termine che esplora tematiche dai valori profondi quali famiglia, accoglienza, fede, sobrietà, giustizia e fraternità. È attraverso le storie di vita quotidiana di alcune delle 300 persone che oggi vivono nella Comunità che Genovesi ci racconta in maniera discreta, sensibile e profonda, il loro straordinario modello di vita. Questa narrazione fotografica è la testimonianza concreta dell’esistenza di un vissuto collettivo assimilabile ad un’“utopia contemporanea” che però si rivela assolutamente perseguibile. Oltre alle 72 immagini in bianco e nero, si avvale anche dei contributi testuali del poeta e scrittore Franco Arminio, della photo editor Giovanna Calvenzi e del sociologo Sergio Manghi

 
 
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