A Goro e a Gorino, nel Ferrarese, in Emilia-Romagna, dovevano arrivare 12 donne e 8 bambini, tutti profughi. Il prefetto di Ferrara, Michele Tortora, aveva requisito un ostello per ospitarli. Ma i cittadini di notte hanno costruito barricate, blocchi stradali per impedire il passaggio dei pullman. La protesta in qualche modo ha sortito il suo effetto: i 12 profughi (di cui una donna incinta) sono stati sistemati a Comacchio, Fiscaglia e Ferrara.
A Goro e a Gorino, nel Ferrarese, in Emilia-Romagna, dovevano arrivare 12 donne e 8 bambini, tutti profughi. Il prefetto di Ferrara, Michele Tortora, aveva requisito un ostello per ospitarli. Ma i cittadini di notte hanno costruito barricate, blocchi stradali per impedire il passaggio dei pullman. La protesta in qualche modo ha sortito il suo effetto: i 12 profughi (di cui una donna incinta) sono stati sistemati a Comacchio, Fiscaglia e Ferrara.
A Goro e a Gorino, nel Ferrarese, in Emilia-Romagna, dovevano arrivare 12 donne e 8 bambini, tutti profughi. Il prefetto di Ferrara, Michele Tortora, aveva requisito un ostello per ospitarli. Ma i cittadini di notte hanno costruito barricate, blocchi stradali per impedire il passaggio dei pullman. La protesta in qualche modo ha sortito il suo effetto: i 12 profughi (di cui una donna incinta) sono stati sistemati a Comacchio, Fiscaglia e Ferrara.
A Goro e a Gorino, nel Ferrarese, in Emilia-Romagna, dovevano arrivare 12 donne e 8 bambini, tutti profughi. Il prefetto di Ferrara, Michele Tortora, aveva requisito un ostello per ospitarli. Ma i cittadini di notte hanno costruito barricate, blocchi stradali per impedire il passaggio dei pullman. La protesta in qualche modo ha sortito il suo effetto: i 12 profughi (di cui una donna incinta) sono stati sistemati a Comacchio, Fiscaglia e Ferrara.
A Goro e a Gorino, nel Ferrarese, in Emilia-Romagna, dovevano arrivare 12 donne e 8 bambini, tutti profughi. Il prefetto di Ferrara, Michele Tortora, aveva requisito un ostello per ospitarli. Ma i cittadini di notte hanno costruito barricate, blocchi stradali per impedire il passaggio dei pullman. La protesta in qualche modo ha sortito il suo effetto: i 12 profughi (di cui una donna incinta) sono stati sistemati a Comacchio, Fiscaglia e Ferrara.
A Goro e a Gorino, nel Ferrarese, in Emilia-Romagna, dovevano arrivare 12 donne e 8 bambini, tutti profughi. Il prefetto di Ferrara, Michele Tortora, aveva requisito un ostello per ospitarli. Ma i cittadini di notte hanno costruito barricate, blocchi stradali per impedire il passaggio dei pullman. La protesta in qualche modo ha sortito il suo effetto: i 12 profughi (di cui una donna incinta) sono stati sistemati a Comacchio, Fiscaglia e Ferrara.
A Goro e a Gorino, nel Ferrarese, in Emilia-Romagna, dovevano arrivare 12 donne e 8 bambini, tutti profughi. Il prefetto di Ferrara, Michele Tortora, aveva requisito un ostello per ospitarli. Ma i cittadini di notte hanno costruito barricate, blocchi stradali per impedire il passaggio dei pullman. La protesta in qualche modo ha sortito il suo effetto: i 12 profughi (di cui una donna incinta) sono stati sistemati a Comacchio, Fiscaglia e Ferrara.
A Goro e a Gorino, nel Ferrarese, in Emilia-Romagna, dovevano arrivare 12 donne e 8 bambini, tutti profughi. Il prefetto di Ferrara, Michele Tortora, aveva requisito un ostello per ospitarli. Ma i cittadini di notte hanno costruito barricate, blocchi stradali per impedire il passaggio dei pullman. La protesta in qualche modo ha sortito il suo effetto: i 12 profughi (di cui una donna incinta) sono stati sistemati a Comacchio, Fiscaglia e Ferrara.
Vince l'egoismo delle barricate: via i profughi
«L'episodio di Goro e Gorino è molto grave e molto triste. È la prima volta che capita in Emilia-Romagna, regione la cui storia e tradizione, oltre che il presente, sono fatte di accoglienza e integrazione. È assurdo arrivare a tanto, ad alzare barriere. E trovo tragico e incomprensibile che lo si faccia contro 12 donne e i loro figli in un paese in cui a oggi non vi sono profughi. Così come è del tutto inaccettabile che alcune forze politiche tendano a strumentalizzare e cavalcare queste manifestazioni di intolleranza alimentando paure, timori e ulteriori divisioni», ha detto la vicepresidente della Giunta regionale Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, intervenendo sulle barricate nel paese del Ferrerese.
«Quanto accaduto a Goro e Gorino è la chiara dimostrazione che per i cittadini la misura è colma. Bene hanno fatto nel ferrarese ad opporsi all'ennesimo arrivo perchè quando la misura è colma è un diritto reagire. E il prefetto Morcone invece di parlare a sproposito di cose che evidentemente conosce poco, si vergogni e si dimetta». Così il capogruppo della Lega Nord al Senato, Gianmarco Centinaio.