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Visitare i luoghi della Grande Guerra per insegnarla ai ragazzi

30/09/2016

a cura di

Giusi Galimberti @galgiusi giusi.galimberti

La zona montuosa, compresa fra il Passo del Gavia e il Passo del Tonale, fu parte integrante della prima linea durante tutto lo svolgersi della Grande Guerra. Sebbene in questo settore del fronte non si svolsero operazioni di rilevante importanza, si ebbero comunque numerosi tentativi di aggiramento delle posizioni austriache del Tonale, specialmente in concomitanza con i principali fatti d'armI avvenuti al Passo del Tonale e nella Conca Presena.
Gli uomini erano alloggiati in tende costruite sui terrazzamenti realizzati nella conca sottostante la casermetta comando; in seguito, durante l'estate del 1915, vennero iniziate e portate a termine numerose costruzioni in muratura per il ricovero della truppa, dei muli e i depositi di armi e munizioni.
Gli insegnanti avranno modo di visitare tutti i luoghi della Grande Guerra per vivere un'esperienza unica e raccontare poi la storia e l'immane tragedia di quegli anni ai loro ragazzi.
Particolare di alcuni baraccamenti ristrutturati.
Panoramica della vallle da uno dei terrazzamenti che venivano usati dai soldati per gli avvistamenti.
Da Incudine al Davenico: particolare dell’apertura esterna della postazione per mitragliatrice in caverna
Un gruppo di insegnanti e studenti in visita sui luoghi della Grande Guerra in Adamello (foto Cai).
Una splendida veduta di una cresta inondata dal sole nell'area Pontedilegno-Adamello-Tonale.
La Prima Guerra Mondiale in Adamello si svolse dal 24 Maggio 1915 al 4 Novembre 1918 e prese l’appellativo di “Guerra Bianca” perché ebbe come principale teatro delle battaglie le distese innevate del Pian di Neve, la vasta area glaciale che si estende per circa 40 Kmq, circondata da innumerevoli creste rocciose che superano tutte i 3.000 metri d’altezza.
Ogni giorno il combattimento più importante era riuscire a sopravvivere alle molteplici insidie della montagna: temperature polari che d’inverno arrivavano anche a 30/40 gradi sotto zero, abbondantissime nevicate che costringevano i soldati a sforzi sovrumani per rendere continuamente agibili strade, mulattiere e sentieri di collegamento tra le varie strutture difensive, e che a volte impedivano i rifornimenti a quanti presidiavano le vette più inaccessibili.
La sede del Museo della Guerra Bianca a Temù (Brescia).
Visita alle antiche trincee.
Un cannone della Grande Guerra in mostra nel Museo della Guerra Bianca a Temù.
Insegnanti e ragazzi partecipano a una visita didattica nelle trincee in Adamello (foto Cai).

Una cinquantina di insegnanti provenienti da tutta Italia si daranno convegno questo fine settimana a Pontedilegno (Brescia) per andare con il Cai a lezione di Grande Guerra. Il Corso di formazione “Adamello: il fronte bianco. Luoghi e storie della Guerra Bianca in montagna” porterà maestri e professori della scuola primaria e secondaria insegnanti a vivere un'esperienza diretta in alcuni dei luoghi chiave del fronte italiano nel primo conflitto mondiale. «Per poter rendere consapevoli i ragazzi di quanto sia terribile la guerra, nulla c’è di più efficace del recarsi nei luoghi che ne sono stati testimoni e rendere così autentiche e pulsanti le emozioni che faranno poi dell’insegnamento della storia un atto vivo, fonte di conoscenza, coscienza e ricordo», afferma il responsabile del progetto CAI – Scuola Francesco Carrer. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale vide il territorio di Ponte di Legno profondamente coinvolto: il confine austro-ungarico correva lungo le creste delle montagne circostanti, costituendo la prima linea della Grande Guerra. Il 27 settembre 1917 il paese venne bombardato dagli austriaci e totalmente distrutto. Tra i relatori anche Walter Belotti, grande esperto della Guerra Bianca e direttore del Museo della Guerra Bianca di Temù (Brescia, www.museoguerrabianca.it)

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