Liturgia del giorno:
At 22, 30: 23, 6-11; Sal.15; Gv 17, 20-26.
La confondatrice delle Suore di Carità della Santa Croce di Ingenbohl nasce a Meggen, nel cantone svizzero di Lucerna, il 31 ottobre 1825 e al Battesimo riceve il nome di Caterina. Orfana di padre a soli sette anni, viene accolta da alcuni parenti e, dimostrando una intelligenza vivace, viene inviata a Lucerna presso alcune suore che si dedicano alla cura dei malati. Recatasi un giorno al santuario mariano di Einsiedeln, avverte la chiamata alla vita religiosa che si concreterà grazie all’incontro col cappuccino Teodosio Florentini: lei, infatti, contribuirà a tradurre in pratica i principi e le direttive del fondatore della Congregazione delle Suore di Carità della Santa Croce, che poi si svilupperà in due rami distinti, con sede a Menzingen e a Ingenbohl. Il 27 ottobre 1845, nella cappella del convento di Wurmsbach, presso Zurigo, la Scherer fa la sua professione insieme a quattro compagne della nuova fondazione, prendendo il nome di Maria Teresa. Nel 1857 viene eletta superiora generale nella casa madre di Ingenbohl e da allora si dedica con tutte le sue forze alla applicazione della Regola della congregazione, che è chiamata a occuparsi dell’educazione e dell’istruzione della gioventù, dalla culla fino alla formazione professionale, a soccorrere i poveri, i malati, i derelitti, gli orfani e i carcerati. Dopo l’improvvisa morte di padre Florentini, il 15 febbraio 1845, la Beata ne assume le responsabilità per potenziare l’Istituto, che ben presto è conosciuto e richiesto anche al di fuori della Svizzera: sorgono scuole, ospedali, orfanotrofi, asili, ricoveri per anziani in vari Paesi d’Europa. Alla sua morte, la Congregazione conterà complessivamente 422 case e oltre 1500 suore professe! Un record. E questo nonostante le difficoltà con due direttori spirituali, che ad un certo punto la costringeranno a dare le dimissioni (per fortuna temporanee) da superiora. La Scherer muore a Ingenbohl il 16 giugno 1888 E’ stata beatificata il 29 ottobre 1995.