Liturgia del giorno:
Ct 3,1-4; Sal 62 (63); Gv 20,1-2.11-18
Maria di Magdala (o Maddalena) è la prima a vedere Cristo risorto. È ancora buio quando si reca al sepolcro; si mette a piangere trovando il sepolcro vuoto e, dopo un’accorata domanda all’uomo da lei scambiato per il custode del giardino, si sente chiamare per nome e capisce che chi le parla è Gesù. Nel secolo XII fu recepita la leggenda che riuniva nell’unica persona della Maddalena anche Maria di Betania (la sorella di Lazzaro) e l’anonima peccatrice che, mentre Gesù pranzava in casa di un fariseo, venne con un vasetto di olio profumato e piangendo gli bagnò i piedi asciugandoli coi suoi capelli e cospargendoli di olio. Maria di Magdala era stata guarita da Gesù da una grave infermità (i “sette demoni” di cui parla Luca) e si era posta al seguito del Maestro così fedelmente da occupare il primo posto nella lista delle donne che accompagnavano Gesù: non per caso la troviamo al Calvario sotto la croce. Il culto più antico reso alla Maddalena appare nell’ambito di quello reso a Cristo nel ciclo della Pasqua: nella Chiesa occidentale, le Lezioni dell’ottava di Pasqua le davano un rilievo speciale. Dedicati a Maria Maddalena erano due noti santuari orientali, a Costantinopoli e a Efeso, e quest’ultima città pretendeva di possedere la tomba della santa vicino alla grotta dei “Sette Dormienti”, da dove i suoi resti verso la fine del secolo IX o all’inizio del X furono traslati a Costantinopoli nel monastero di S. Lazzaro, costruito dall’imperatore Leone il Filosofo (886-912). Il 22 luglio sarebbe il dies natalis – cioè la nascita al Cielo – della Maddalena. In Occidente, il centro di maggiore culto per la santa fu in Francia a Vézelay, nell’abbazia cluniacense che nel 1037-1040 pretendeva a sua volta di averne il corpo. Ma su questo nessuna certezza esiste. Si tratta comunque di una santa autentica, una donna privilegiata che vide per prima il Risorto e lo annunziò agli apostoli. E questo è ancora oggi il suo maggior titolo di gloria.