Liturgia del giorno:
Eb 12, 1-4; Sal.21; Mc 5, 21-43.
È il “decano” dei santi d’Inghilterra, morto ultracentenario. E ha fondato l’unico Ordine tutto inglese per nascita e storia. Lui è di origine normanna: figlio del nobile Jocelino, che si è stabilito in Inghilterra dopo che questa è passata (1066) sotto Guglielmo il Conquistatore. Trascorsa l’infanzia nei possedimenti paterni di Sempringham (Lincolnshire), Gilberto inizia gli studi, che si concludono poi a Parigi.
Tornato in patria, si dedica all’educazione dei giovani, riceve gli ordini sacri e nel 1130 fonda a Sempringham un monastero femminile sotto la regola benedettina. Vorrebbe farlo dirigere dai cistercensi (è amico di Bernardo di Chiaravalle), ma quei monaci non accettano; allora lui fonda una comunità maschile, che avrà pure la direzione spirituale delle monache: già nel 1148 ne approva gli statuti il papa Eugenio III, che Gilberto ha incontrato l’anno prima in Francia. Così nasce l’Ordine detto dei Gilbertini, che alla morte del fondatore, avrà circa 700 religiosi e 1.500 monache. Ma prima dei buoni bilanci finali vengono le stagioni buie. Nel dissidio tra il re Enrico II Plantageneto e Tommaso Becket, arcivescovo di Canterbury, Gilberto è al fianco di quest’ultimo; e scamperà alla persecuzione solo perché Enrico lo stima e lo difende contro i propri seguaci più violenti. C’è anche una sorta di insurrezione nell’Ordine, ad opera dei fratelli laici che vogliono prendere in mano tra l’altro l’amministrazione dei beni, e che attaccano direttamente lui, con gravi accuse. Ma a questo punto tutti i vescovi d’Inghilterra si schierano al suo fianco, difendendolo all’unanimità presso papa Alessandro III.
Giunta la tarda vecchiaia, e con essa anche la cecità, Gilberto dà un ultimo segno di amore all’Ordine che ha creato: chiede di esservi accolto come semplice monaco. E pronuncia la formula della piena obbedienza al superiore generale. Questi è un suo antico allievo, che ora guida tutte le famiglie dei gilbertini: quelle solo maschili e quelle “doppie”, che raggruppano ciascuna due distinte comunità, di uomini e di donne.
Arriveranno a essere 24 nei tempi successivi. Poi cesseranno di esistere bruscamente, tutte insieme, nel 1538-1539, soppresse da re Enrico VIII Tudor durante il suo conflitto con Roma. Gilberto, intanto, è stato proclamato santo nel 1202 da Innocenzo III.