Giovanni 19,25-34 - B. V. Maria Madre della Chiesa. Memoria (29 maggio 2023)

È bello pensare che la Chiesa nasca sotto la Croce nel momento esatto in cui sembra che tutto sia ormai finito. In realtà è finita l’esperienza terrena di Gesù, ma con un gesto di straordinaria tenerezza Egli dà inizio a una nuova fase, a una nuova modalità della Sua presenza, quella che continua a perpetuarsi attraverso ciascuno di noi.

Il brano del Vangelo di oggi ci ricorda anche il cuore della memoria liturgica di oggi, la Beata Vergine Maria Madre della Chiesa.  “Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa”.

La Chiesa nasce sotto la Croce e ha una Madre, Maria. È una cosa che non dobbiamo mai dimenticare perché la modalità che Gesù sceglie per dare inizio alla Chiesa rimarrà sempre valida fino alla fine della storia. Ecco perché il gesto di Giovanni di prendere Maria nella Sua casa sta a significare due cose: fare spazio a Maria significa permettere a Cristo di continuare ad operare attraverso la maternità di questa donna; e in secondo luogo che la Chiesa in Maria ha sempre vivo il modello a cui deve ispirarsi.

Infatti se la Chiesa deve assomigliare a qualcuno certamente deve assomigliare a Maria. Sarebbe bello che il ricordo mariano di oggi ci apra gli occhi anche sulla bellezza della Chiesa ed estirpi da noi un sport ormai diffuso: parlare male di essa. Si può forse parlare male della propria Madre? E se pure avessimo qualcosa da rimproverarle potremmo mai dimenticare che è comunque nostra Madre? Chissà se amiamo così la Chiesa. Maria ce lo insegni.