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“Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!”.
Troppe volte ci attacchiamo a un dettaglio insignificante e ci perdiamo le cose più importanti. Litighiamo su questioni d’orgoglio e dimentichiamo che in fondo ci amiamo. Ci scanniamo per un’eredità e ci dimentichiamo che alla fine moriremo tutti. Insomma scambiamo il piccolo con il grande, e il banale con l’essenziale.
“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto!” Nella società dell’apparenza non importa a nessuno di ciò che uno si porta dentro, l’importante è quello che si vede fuori. Ma non si cura il cuore lucidando la propria immagine ma trovando il coraggio di pulire tutte le incrostazioni interiori che impediscono il passaggio della luce. A che cosa serve vendere la propria immagine da vincente trovando lo scatto migliore da condividere sui social se poi dentro ci sentiamo tristi da morire? Trova il modo di buttar via la tua tristezza, allora sarai talmente tanto splendente da non avere bisogno dei social per farlo sapere agli altri perché si vedrà a migliaia chilometri di distanza.
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