Biancospino
Diff uso in Europa e Asia, è utile nei disturbi ansiosi,
nei problemi cardiovascolari e nelle ipertensioni.
Biancospino.
Nome botanico
Crataegus monoyna o Crataegus oxyacantha.
Nome comune
Biancospino o Spino bianco, o “Valeriana del
cuore”, per la sua benefica azione sui disturbi
del battito cardiaco.
Famiglia
Rosaceae.
Parti usate
Sommità fiorite, frutti.
Descrizione
Le piante di Biancospino sono arbusti o piccoli
alberi, alti fi no a dieci metri. Hanno foglie lobate
e rami spinosi. I fi ori bianchi rilasciano dei
composti denominati ammine, che attraggono
gli insetti impollinatori. I suoi frutti sono rossi.
Componenti
Procianidine, flavonoidi (vitexina, iperoside,
rutina, quercitina), amine, vitamine C e E.
A che cosa serve
Utile nel trattamento di lievi insuffi cienze cardiache,
aritmie e palpitazioni, soprattutto se
di origine nervosa. Trova impiego anche nelle
cardiopatie senili. È un ottimo aiuto naturale
contro l’ipertensione arteriosa. Ha azione sedativa
in situazioni ansiose da stress emotivo. È
ben tollerato se si rispettano le dosi consigliate,
ovvero 30 gocce di macerato due volte al giorno
o un infuso preparato con un cucchiaino
da ca è in una tazza d’acqua bollente,
per cinque-dieci minuti, da bere tre volte
al giorno. Meglio consultare il medico
se si stanno assumendo farmaci digitalici
(dei quali aumenta la biodisponibilità)
o betabloccanti (a cui si somma come
eff etto).
Curiosità: un alimento millenario
-
È una delle venti piante sacre dei Celti.
Se ne cibavano già gli uomini primitivi.
Sono infatti stati ritrovati noccioli di
frutti di biancospino negli insediamenti
preistorici. I frutti sono commestibili
e possono essere mangiati al naturale
o sotto forma di sciroppo.