Guaranà
I suoi semi sono ricchi di caffeina, e aiutano negli stati
di astenia, affaticamento psicofisico e intensa attività fisica.
Il Guaranà
Nome botanico
Paullinia cupana
Nome comune
Guaranà.
Famiglia
Sapindaceae
Parti usate
Semi
Descrizione
Il Guaranà è una pianta perenne originaria delle
regioni amazzoniche, in particolare delle foreste
pluviali del Brasile, dell’Uruguay e del Venezuela.
Si tratta di una liana sempreverde che cresce sui
terreni argillosi arrampicandosi fino a 10-12 metri
di altezza. Le piante coltivate, invece, si limitano a
due-tre metri. Le foglie sono di colore verde lucido
sulla pagina superiore e verde opaco su quella
inferiore. I fiori sono piccoli e bianchi, singoli o,
più spesso, raccolti in gruppi fino a 15/20. Il frutto
è una drupa di colore rosso fuoco molto consistente,
contenente semi legnosi di forma arrotondata
e di colore bruno.
Componenti
Caffeina, teobromina, teofillina, adenina, xantina,
guanina, ipoxantina, polifenoli, tannini,
resine e saponine. Nell’olio essenziale ci sono
metilbenzeni, onoterpene ciclico, idrocarburi sestiquiterpeni
ciclici e due derivati alchilfenolici.
A che cosa serve
In fitoterapia il Guaranà viene utilizzato per le
sue proprietà stimolanti e toniche utili per aiutare
l’organismo a superare le situazioni di maggior
stanchezza e stress, per la memoria e l’attenzione.
Aumenta la resistenza fisica dell’organismo,
migliora l’attività della muscolatura scheletrica
potenziando la forza di contrazione nei soggetti
che praticano attività sportiva. Stimolando il nervo
vago aumenta la frequenza, la forza di contrazione
e la gittata cardiaca. A livello periferico provoca
vasodilatazione e aumento della perfusione
ematica, cioè il sangue venoso pompato ai polmoni.
È lievemente diuretico.
Curiosità: L’antiaging amazzonico
-
Il Guaranà è considerato l’elisir di lunga vita e in effetti
nella popolazione indios c’è un alto tasso di longevità.
Nelle giornate calde e afose aggiungendo della polvere
di Guaranà a succhi di frutta o limonate e menta,
si otterranno bevande dissetanti e rinfrescanti.
Ricordando che un grammo di polvere corrisponde
a 35 milligrammi di caffè, e che in una tazzina ce ne
sono circa 50 milligrammi. La dose giornaliera non deve
superare i quattro grammi.