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venerdì 20 settembre 2024
 

di Redazione Benessere

Osteoporosi, l’attività fisica fa bene purché sia “in carico”


Gentile dottoressa,
svolgere attività fisica può aiutare nei casi di osteoporosi? Oppure è meglio evitare qualsiasi sforzo, anche quello non agonistico? Potrebbe anche indicarmi quali sono le attività più adatte alle persone che hanno il mio stesso problema? Grazie.

FRANCESCA, PAVIA

L’osteoporosi è una malattia metabolica che colpisce lo scheletro, caratterizzata da una riduzione della massa ossea per unità di volume e da un’alterazione della microarchitettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della sua fragilità e, quindi, del rischio di frattura.

L’attività fisica ha un ruolo importante già in età giovanile, perché concorre a formare osso nuovo e, soprattutto nella donna, permette di arrivare all’età della menopausa con uno scheletro più “forte”. È infatti proprio nei quattro-otto anni successivi alla menopausa che si verifica la maggior perdita e in questo periodo, quindi, muoversi fa assolutamente bene. Senza contare, poi, che lo sport aiuta le reazioni di difesa alle cadute che spesso generano delle fratture.

È importante considerare che l’attività fisica fa sentire il suo eff etto soprattutto nei punti di sollecitazione dell’osso interessato al movimento e che tale pressione, legata alla forza di gravità e alle contrazioni muscolari, è un potente stimolo per la formazione dell’osso stesso. Ecco perché sono da preferire attività fisiche “in carico” come camminare, correre, fare ginnastica, piuttosto che sport eseguiti in assenza di gravità come, ad esempio, il nuoto.

Camminare e correre, in particolare, sono movimenti che permettono di mantenere una sollecitazione ritmica e prolungata ma, perché il paziente possa trarne beneficio, dovrebbero essere praticati per almeno un’ora al giorno.
Rimangono però controindicati in persone aff ette da altre patologie osteo-articolari, che possono interessare le anche e le ginocchia, che potrebbero trarre beneficio invece andando in bicicletta o facendo cyclette, entrambe attività che permettono il rinforzo della muscolatura degli arti inferiori.

Il nuoto, attività in cui lo scheletro non è soggetto a carico, per cui non viene stimolato meccanicamente (in particolare la colonna vertebrale), è comunque un’attività importante in quanto utile per il ripristino delle funzioni muscolo- articolari e della funzione cardiorespiratoria. Indipendentemente dall’attività fisica svolta, inoltre, bisogna tenere in considerazione che il guadagno ottenuto in termini di massa ossea con un’attività sportiva regolare scompare gradualmente dopo la sospensione della stessa, per cui è necessario che venga proseguita regolarmente per non perdere i benefici ottenuti.

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