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giovedì 22 maggio 2025
 

di Redazione Benessere

Tumore al seno: un problema anche per gli uomini


Gentile dottore, è vero che il tumore al seno può colpire anche gli uomini?
In questi casi, le terapie utilizzate sono le stesse di quelle impiegate per le donne, oppure esistono trattamenti specifici? E a che punto sono le ricerche in merito?

Grazie, UMBERTO, CASERTA

Il tumore al seno è una patologia che può insorgere anche negli uomini.
Il tumore al seno è una patologia che può insorgere anche negli uomini.

Caro Umberto, quello che scrivi è vero. Il carcinoma mammario, infatti, è un tumore che può insorgere negli uomini ma, benché la sua incidenza sia in incremento, rimane un evento molto raro: rappresenta meno dell’un per cento dei tumori maligni maschili.
Si manifesta più tardivamente rispetto a quanto avvenga nelle donne, con un’età media di diagnosi oltre i 60 anni.

Tra i più noti fattori di rischio, ci sono particolari malattie (prima tra tutte la sindrome di Klinefelter) o predisposzioni genetiche (in particolare portatori di Brca2), una familiarità per tumore mammario o ovarico, alterazione del quadro ormonale (come, ad esempio, assunzioni di estrogeni, obesità, cirrosi epatica).

La diagnosi nasce spesso dal riscontro da parte della persona stessa di un nodulo, normalmente situato sotto la areola e non dolente, motivo per cui in simili casi è fortemente indicato rivolgersi in prima battuta al proprio medico di famiglia.

Proprio in quanto così raro, e anche perché spesso non è inserito nei protocolli di ricerca clinica, questo tumore non ha proprie linee guida di trattamento standardizzate. I principi che ne regolano la cura sono quindi quelli normalmente estrapolati dalla conoscenza acquisita negli omologhi casi femminili, sia per quanto riguarda la chirurgia (normalmente una mastectomia), che la radioterapia e anche l’utilizzo di farmaci.

Seppure esistano delle differenze relative al meccanismo di produzione di estrogeni negli uomini e nelle donne, che condizionano la scelta dei farmaci da utilizzare, sono frequentemente utilizzate le cure endocrine (cioè “contro gli estrogeni”), la chemioterapia e la radioterapia allorquando necessarie.

Si tratta comunque di una malattia trattabile e guaribile
, con una prognosi in continuo miglioramento. Poiché la cosa più importante rimane certamente la diagnosi precoce, sfrutto la domanda per stimolare gli uomini a imparare dalle donne l’importanza dell’autopalpazione e a non esitare nel segnalare al proprio medico curante un eventuale riscontro di noduli, anche se indolenti

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