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mercoledì 26 marzo 2025
 

Un impegno religioso che aiuta a riscoprire la nostra vera natura


Caro don Guido, abbiamo vissuto l’Anno della fede del 2013 con un certo impegno anche perché era appena nato nostro fi glio, Domenico. Vorremmo che anche lui potesse fare una bella esperienza di fede. A noi, quando eravamo bambini, è un po’ mancata, e non ci sembra giusto farlo aspettare troppo. Ma non sappiamo da dove cominciare. Non è che ci puoi dare qualche “dritta”? Ci rendiamo conto che la domanda è un po’ impegnativa, ma sappiamo che tu non ti spaventi. Grazie.

UNA GIOVANE COPPIA (ROMA)

Carissimi, per i genitori educare i propri figli è un compito fondamentale. Educarli alla fede, almeno per i credenti, è ancora più importante. Ai cristiani, la Chiesa chiede solennemente di assumersi un impegno davanti a tutta la comunità proprio nel giorno in cui viene celebrato il battesimo dei loro bambini.

A sottolinearne ulteriormente l’importanza dell’educazione religiosa è la possibilità che i genitori possano essere “aiutati” dalle fi gure del padrino e dalla madrina e, in fondo, dalla comunità dei credenti. Il padrino e la madrina sono un segno “visibile” della sollecitudine della Chiesa nel porsi a sostegno dell’azione educativa e catechetica dei genitori.

La Chiesa, tuttavia, conosce ed esplicita altri modi per svolgere questa sua funzione di ausilio: ne sono testimonianza tutte le attività catechistiche ed educative delle nostre parrocchie. Quando i bambini sono piccoli, come nel vostro caso, e tutto è affi dato a voi genitori, la comunità cristiana può però, inoltre, farsi presente attraverso la produzione di strumenti di formazione che, opportunamente valorizzati, risultano davvero utili.

Tra questi possiamo annoverare il libro, il giornale e i nuovi mezzi digitali. Un sussidio semplice ma molto profondo è il libro scritto dal paolino don Carlo Cibien Ferraris dal titolo Il Credo di Cristiano (vedi box). Si tratta di un volume ideato appositamente per aiutare genitori e ragazzi a scoprire liberamente un cammino di fede che allarga gli orizzonti e rende più solida la formazione personale.

Viviamo in un mondo secolarizzato in cui sembra che abbiamo smarrito la nostra dimensione trascendentale per essere ridotti a semplici consumatori. Ma in tutti noi esiste il bisogno di elevarsi e di volgere lo sguardo verso il cielo. Questo bisogno va costantemente alimentato mediante la conoscenza e la preghiera. Anche coloro che si sentono lontani dalla Chiesa e da Dio avvertono incosciamente un vuoto.

Nei ragazzi, purtroppo, questo vuoto rischia di essere riempito da cose inutili nella migliore delle ipotesi. Spesso però quell’assenza di valori e di spiritualità è colmata da comportamenti dannosi per sé e per gli altri. Ecco perché il battesimo rappresenta un impegno e un punto di partenza per un cammino autenticamente umano.

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