Articolo
24 giugno 2016
Palermitano, medico, presidente della Fondazione Family Care, è arrivato nel Paese caucasico dopo il disastroso terremoto del 7 dicembre 1988 ed è rimasto. «Abbiamo ristrutturato i servizi di maternità degli ospedali perché le mamme hanno diritto di partorire in un posto pulito», racconta. «Oggi tanti bambini di questa parte dell'Armenia portano nomi italiani, in segno di riconoscenza per ciò che abbiamo fatto»