Articolo
18 gennaio 2018
«Caro padre, il cappellano del Beccaria afferma, nell’intervista che avete pubblicato, che a lui non importa quale reato abbiano commesso i ragazzi lì detenuti. "Il giudizio lasciamolo a Dio". È quello che dicono i mafioosi che affermano di sentirsi come Gesù Cristo in croce e che solo il Padreterno li potrà giudicare...» Risponde don Antonio