Articolo
29 agosto 2018
Come ha detto Bagnasco, abbiamo toccato ancora una volta, in modo brutale, l’inesorabile fragilità della condizione umana. Ma c'è un segno di speranza: è «finito il tempo di credere che il nostro valore consista nella nostra capacità di fare investimenti per conseguire utili a tutti i costi. Fermiamoci, ascoltiamo il nostro cuore. Sarà il propulsore più potente». Don Antonio risponde alla riflessione di un lettore