Articolo
05 agosto 2015
«Repressione senza pietà». Questo accade ogni giorno in Eritrea. Perciò i due giovani sono fuggiti, anche a costo di correre ogni rischio. Per il loro futuro, la differenza sta nei polpastrelli e il nemico si chiama Dublino. La stessa Europa che impedisce loro di raggiungere il Paese dove sognano di vivere vorrebbe finanziare il “regime del terrore” con 312 milioni di euro.