l'espertoL’analisi del professore Marco Lombardi dell’Università Cattolica di Milano: «Il leader di al-Qaida nel 2005 diceva che “metà della nostra battaglia sarà condotta sui media”. È successo in Siria, poi in Ucraina, ora in Israele. Oggi il target della guerra è l'opinione pubblica e quindi si combatte sui media. La moltiplicazione dei flussi di informazione che arrivano da tutte le parti, soprattutto sui social, rende estremamente variegata l'informazione che uno non capisce più che cosa è vero e cosa no. Le dichiarazioni, poi ritrattate, di Biden sulla vicenda dei presunti bambini sgozzati da Hamas nel kibbutz di Kfar Aza dimostra che anche la Casa Bianca ha scelto la via del tifo su quella dell’analisi»