Articolo
15 aprile 2016
Vivono da sempre ai margini, tra pregiudizi, criminalità e degrado: gli "zingari" sono guardati con sospetto, confinati nelle periferie più squallide. Nel capoluogo piemontese, però, nonostante nel 2011 un intero quartiere si scatenò contro un campo, tra baracche incendiate e scene di violenza, si fa strada una sensibilità diversa. E l'attuale arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia, in più occasioni ha scelto di incontrarli nei loro ambienti.