Articolo
23 marzo 2018
Durante il conflitto, l'oratorio salesiano è sempre stato un punto di riferimento per i ragazzi e le famiglie che lo frequentano. «All'inizio della guerra, nel 2012, siamo stati costretti a chiuderlo per sei mesi. Quando abbiamo capito che i ragazzi sarebbero impazziti, abbiamo riaperto», dice don Pier Jabloyan. E oggi...