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In Zambia per portare solidarietà e lotta all’ingiustizia attraverso il teatro

23 settembre 2024

Il teatro è un linguaggio che arriva a tutti, che porta sorrisi ed emozioni. Il teatro per ragazzi può davvero rendere il mondo un posto migliore, ne sono la prova i 15 anni di storia di ‘Teatri senza frontiere’, l’esperienza coordinata da Marco Renzi per toccare i luoghi più disastrati della terra: "Partendo nelle tendopoli dopo il devastante terremoto dell’Aquila e poi siamo stati in Etiopia, Amazzonia, nei campi rom in Romania, in Africa, in Bosnia Erzegovina, in Brasile e lo scorso anno sotto la guerra dell’Ucraina dove abbiamo messo in piedi 31 spettacoli. Stavolta ci si ferma fino al 2 ottobre, giorni in cui di solito la gente di spettacolo si riposo dopo l’estate di impegni: Abbiamo vissuto mesi intensi", racconta Renzi, "grazie a Marameo, la rassegna di teatro per ragazzi che ha toccato tantissimi comuni non solo del fermano. Quella che portiamo in Africa è la parte veramente internazionale del nostro festival, nei luoghi dove mancano i diritti fondamentali dei bambini, i diritti ad una vita piena di affetto, di studio, di gioco, di cibo e di pace. La nostra non è una tournée. È un progetto che affonda le proprie radici nel terreno profondo della solidarietà e nella necessità di dare risposta a smisurate ingiustizie".

Per TEATRI SENZA FRONTIERE la meta 2024 è lo Zambia, uno dei Paesi con il reddito pro capite tra i più bassi al mondo ma che dal 16 settembre al 2 ottobre, ospiterà - grazie alla collaborazione organizzativa in loco di Padre Renato Kizito Sesana - gli spettacoli per tantissimi bambini e ragazzi, nella capitale Lusaka e altre località.

Come ogni anno, Marco Renzi - fondatore di TEATRI SENZA FRONTIERE - ha proposto un bando di partecipazione alle compagnie italiane che si occupano professionalmente di teatro per ragazzi, invitandole ad una nuova esperienza senz’altro unica nel suo genere. Al bando hanno risposto da varie parti d’Italia, costituendo così il gruppo che, autofinanziandosi, realizza una “tournee” tanto particolare, ma anche tanto ricca di incomparabili emozioni.

Gli spettacoli sono proposti in ampi spazi delle scuole, in quelle pubbliche ci sono aule che ospitano fino a cento bambini (!) e la prossima settimana il gruppo di TEATRI SENZA FRONTIERE parteciperà all’inaugurazione di una nuova scuola, alla presenza anche dell’Ambasciatore italiano in Zambia (Enrico De Agostini).

Ad ogni spettacolo, ad ogni laboratorio, ci sono sempre riscontri entusiasti e calorosi nonostante le evidenti difficoltà: "Il Paese sta infatti vivendo un periodo di grande siccità poiché non piove da gennaio; in tutta la capitale c’è elettricità solo per poche ore al mattino e l’uso dei generatori viene destinato alle emergenze e soprattutto ad azionare le pompe per l’acqua; ecco, dunque, che la ricarica dei telefoni e dei vari apparecchi che servono per documentare tutta l’esperienza, diventa un “lavoro” ulteriore, certamente indispensabile, da calibrare con parsimonia, per non ostacolare eventuali urgenti necessità, e impensabile a noi che non abbiamo di queste preoccupazioni", aggiunge Renzi.

Poi accade che, una sera, si scelga di utilizzare uno spiraglio di luce del generatore per offrire agli ospiti uno spettacolo tutto locale: sono ex ragazzi di strada che grazie all’opera incessante di Padre Renato Kizito, presso il Centro Koinonia dove vivono, hanno allestito un’esibizione fatta di spettacolare agilità acrobatica, di ritmo, tamburi e danze. Uno spettacolo che diventa uno scambio di abilità e creatività con il gruppo di TEATRI SENZA FRONTIERE che così, a sua volta, si arricchisce di emozioni e vive appieno il nome che porta nel mondo, perché li sostiene la consapevolezza di essere dove ognuno di loro vuole essere, a partecipare e gioire del sorriso di tanti bambini.

 

Le foto sono di Simona Sorina Furdui

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