A scuola nel campo profughi

Da più di 2 anni, oltre 1000 profughi siriani vivono nel campo di Marj El Kok nella Valle della Bekaa, Libano meridionale. Tende di stracci e plastica, esposte all'inclemenza del tempo: estati torride, inverni gelidi. E la preoccupazione montante di giorno in giorno che un ritorno a casa, un ritorno alla normalità appare sempre più lontano.

Come mostra il reportage del giornalista Gian Micalessin, per i 450 bambini del campo l'istruzione è un'esigenza primaria, anche perché rappresenta un'occasione di evasione dalla realtà quotidiana e di socializzazione. Ma proprio perché la fine del conflitto in Siria e il ritorno a casa dei rifugiati sono, al momento, più che remoti, il sostegno all'educazione è in cima alla lista delle criticità nel lavoro di accoglienza dei profughi.

Degli 800 mila siriani rifugiati in Libano, oltre la metà sono bambini. Nel caso di Marj El Kok, la scuola più vicina al campo dista 7 chilometri, ma i mezzi di trasporto sono insufficienti. Fondazione Avsi, quindi, oltre a fornire beni di prima necessità, sotto a tende improvvisate garantisce corsi di alfabetizzazione e lezioni di inglese e francese, necessari perché i piccoli profughi possano essere inseriti nel sistema scolastico libanese. Uno degli obiettivi della campagna #10forSyria di Avsi è proprio sostenere l'educazione dei piccoli rifugiati, fornendo kit scuola, corsi di ripetizione e coprendo i costi di scuolabus e riscaldamento delle aule.

Per maggiori informazioni consultare il sito: www.avsi.org