Secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) nel 2020, 82,4milioni di persone sono state costrette a fuggire in tutto il mondo a causa di persecuzioni, conflitti, violenza generalizzata o violazioni dei diritti umani.Le donne che attraversano le rotte migratorie dei canali cosiddetti “irregolari”, secondo la nostra esperienza, sono le persone che pagano il prezzo maggiore: sono le più esposte, le meno tutelate e le meno difese. «L’unica cosa bella del mio passato sono i miei figli» racconta Alma, madre costretta a fuggire negli anni Novanta dalla Serbia per la guerra e la fame. Quando era in Serbia Alma è stata vittima di violenze domestiche e non riusciva a dare da mangiare ai suoi bambini: spesso si ritrovava a mettere una pentola vuota sul fuoco per offrire loro la speranza che stesse preparando un pasto caldo e farli addormentare più sereni. Prima di arrivare in Italia ha anche subito il trauma di un naufragio, in cui lei, la sua prima figlia e il piccolo che portava in grembo hanno rischiato di perdere la vita. Poi ha incontrato, a Bologna, gli operatori di Progetto SIMPLE e ha riconquistato la speranza