Un viaggio in presa diretta nel nord dell'Iraq, nella valle di Ninive terra tradizionalmente cristiana e yazida, le due comunità più perseguitate dalla furia dello Stato Islamico. È il reportage Decimati, presentato mercoledì mattina nel centro di accoglienza “Mondo Migliore”, prodotto da Huffington Post e gruppo Editoriale Gedi e realizzato in collaborazione con la rivista San Francesco dei frati del Sacro Convento di Assisi. Sarà trasmesso su Raitre giovedì 19 dicembre alle 23.20.
Presenti all'incontro il direttore di Raitre, Stefano Coletta, il direttore dell’Huffington Post, Lucia Annunziata, il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, il direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato, e il presidente dell’Associazione Giovane Europa, Angelo Chiorazzo, che ha introdotto l'incontro.
Qaraqosh, Alqosh fino a Mosul, il documentario attraversa città e paesi completamente distrutti, chiese incenerite, monasteri sfregiati dai quali si può ancora accedere ai cunicoli sotterranei costruiti dal Califfato. Il racconto mostra l'opera di annientamento, non solo fisica, ma culturale che lo Stato Islamico ha inferto a quella che era una volta la comunità più istruita e benestante del paese. Attraverso le testimonianze di sacerdoti e vescovi, la lettura di antichi registri battesimali e il racconto di chi ancora rimane a presidiare quelle terre, lo spettatore è guidato alla scoperta di un numero tragico e sconcertante: 146mila. A questo sono ridotti i cristiani oggi in Iraq. Una decimazione se si pensa che fino pochi anni fa la comunità cristiana contava un milione di fedeli. Molti sono fuggiti, molti deceduti, altri scomparsi. Ma in queste terre c'è anche un'altra realtà oppressa dall’Isis ed è la comunità millenaria degli Yazidi. Le esclusive testimonianze delle vittime, del principe e del Pope della comunità yazida fanno accedere il pubblico alla storia di una comunità poco conosciuta e misteriosa, le cui donne sono state ridotte dall'ISIS a schiave del sesso e i bambini a soldati di morte. Ma il racconto “Decimati” non si esaurisce nelle voci sul campo.
L’autorevole voce narrante di Lucia Annunziata consente allo spettatore di capire il più ampio contesto geopolitico del Medio Oriente, di cogliere la pericolosa conseguenza della decimazione dei cristiani. Il Nord dell'Iraq infatti è oggi teatro di un'invasione silenziosa da parte di una potenza come l’Iran.