BambiniSenzaSbarre accoglie 10 mila di questi bambini nei suoi Spazi Gialli. L’obiettivo della Campagna è costruirne di nuovi, per gli altri 90.000 attraverso il numero solidale 45507, dal 21 al 28 dicembre, per la raccolta fondi nella settimana di Natale.
Gli elementi portanti della Campagna sono la presentazione della “Carta dei figli dei genitori detenuti” e del libro “Il diritto di essere un uomo. Antologia mondiale della libertà”, la Mostra “Il poliziotto e il dinosauro”, il video “I bambini alla prova del carcere”, il manifesto “100 mila bambini a rischio sono invece una promessa”. Ecco di che si tratta.
La “Carta dei figli dei genitori detenuti”
Il Protocollo d'Intesa, documento unico in Italia e in Europa è stato proposto da BambiniSenzaSbarre e firmato il 21 marzo 2014 dal Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, dal Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Vincenzo Spadafora, dal presidente di BambiniSenzaSbarre, Lia Sacerdote.
Riconosce il diritto dei 100 mila bambini italiani al mantenimento del legame affettivo con il genitore detenuto, ribadisce il diritto alla genitorialità, impegna il sistema penitenziario in una nuova cultura dell’accoglienza che riconosca la presenza dei bambini senza colpe, ma vittime della vergogna sociale.
È il segno concreto che il riconoscimento dei diritti dei minorenni è il modo per tutelare e garantire anche quelli degli adulti. «È dalla cultura dell’accoglienza, dell'accettazione e dell'integrazione che si rendono i minorenni e gli adulti liberi dai pregiudizi, dalla vergogna sociale che la detenzione del proprio genitore comporta», commenta la presidente dell’associazione Lia Sacerdote.
Il libro “Il diritto di essere un uomo. Antologia mondiale della libertà”
Dai diritti dei bambini ai diritti dei grandi, ai diritti dell’uomo. Il libro sui diritti umani, altro evento della campagna di sensibilizzazione, è stato pubblicato dall'Unesco nel 1968 e oggi è riproposto, con la copertina di Altan, da BambiniSenzaSbarre, in collaborazione con Mimesis Edizioni, col sostegno di Fondazione Cariplo.
È una raccolta di testi e documenti di culture diverse, riguardanti la dignità umana, i diritti della persona, i limiti e le responsabilità dei poteri pubblici. “Per un verso”, scrive nella premessa il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, “il riconoscimento dei diritti è sempre incompleto: la vita e la storia umana fanno emergere sempre nuovi bisogni che attendono di essere riconosciuti dalle istituzioni. Per altro verso, il riconoscimento di un diritto non è garanzia della sua effettività, né della sua permanenza nel tempo. La lotta per i diritti, quella sì, è per sempre: giorno dopo giorno, storia dopo storia”.
“Il poliziotto e il dinosauro”, una mostra per un progetto innovativo
I disegni dei bambini e dei papà che partecipano al progetto “Il poliziotto e il dinosauro”, in corso nel carcere di Opera col sostegno di Fondazione Alta Mane Italia. Un progetto innovativo per struttura e obiettivi che, con la partecipazione attiva del carcere e della polizia penitenziaria, consolida il legame padre-figlio, attraverso il linguaggio della creatività e lo strumento del disegno. Il progetto si inserisce nel più ampio tema della cura della genitorialità in carcere e dell’attenzione ai bambini, che comincia con l’accoglienza.
Il Sistema di accoglienza Spazio Giallo di BambiniSenzaSbarre
Attivo in rete nazionale, è il risultato di oltre dieci anni di lavoro, a partire dalle carceri della Lombardia. Oggi è previsto dalla Carta dei Diritti e si sta estendendo in tutta Italia. È un sistema che risponde all’obiettivo di rendere accettabile per i bambini un’esperienza che può essere potenzialmente traumatica, nell’ottica più ampia del mantenimento della relazione tra figli e genitori detenuti. È anche il luogo fisico all’interno del carcere in cui i bambini si preparano all’incontro con il genitore e “decantano” le emozioni dell’incontro avvenuto.
Il video (due minuti) “I bambini alla prova del carcere”
Testimonia l’esperienza quotidiana dei bambini che ogni giorno entrano nelle strutture detentive per incontrare il papà.
BambiniSenzaSbarre onlus difende il diritto di essere bambini
È impegnata nella cura delle relazioni familiari durante la detenzione di uno o entrambi i genitori, nella tutela del diritto del bambino alla continuità del legame affettivo e nella sensibilizzazione della rete istituzionale e della società civile. Membro della direzione della rete europea Children of Prisoners Europe (ex Eurochips) con sede a Parigi.
È presente in Italia da oltre 10 anni, con attività di formazione e di ricerca in collaborazione con le Università e il Ministero di Giustizia. È attiva in rete sul territorio nazionale con il modello di accoglienza Spazio Giallo. Opera direttamente a Milano e in Lombardia.
BambiniSenzaSbarre fa riferimento al sistema formativo dell’Ecole Relais Enfants Parents di Parigi, guidato dal professor Alain Bouregba. Il 21 marzo 2014 ha firmato con il Ministro della Giustizia, il Garante nazionale dell’Infanzia e dell’adolescenza, il Protocollo d’intesa, la prima Carta per i figli di genitori detenuti in Italia e in Europa.
Per saperne di più: www.bambinisenzasbarre.org.