A un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina Emercency e Ogilvy, una tra le più importanti agenzie pubblicitarie del mondo, hanno pubblicato un cortometraggio dal titolo “Un giorno di pace”, come profonda riflessione sulla necessità della pace e sul suo reale significato.
Nonostante tutti chiedessero la pace, negli ultimi mesi lo spettro di un conflitto nucleare si è fatto ogni giorno più reale. Fin dalla sua nascita, Emergency si è sempre schierata contro la guerra e ora più che mai vuole che tutti riflettano su quali possano essere le conseguenze a cui andrebbe incontro l’umanità se non si intervenisse immediatamente; perché la pace, a seguito di un conflitto nucleare, potrebbe non essere esattamente quella che tutti abbiamo in mente.
Il film "Un giorno di pace" presenta la storia di un uomo sopravvissuto a un conflitto nucleare, che vaga per il paese alla ricerca di altri esseri umani. La telecamera segue il protagonista durante una giornata come tante: dal momento in cui lui si sveglia, a quando si dirige verso una grande città; quando l’uomo fa irruzione nei negozi e nei centri commerciali per trovare cibo e quando trova tracce di un passato a lui prossimo come l'ultimo giornale, che annunciava l’incombente minaccia nucleare. Quello che all’inizio crediamo essere pace e silenzio si trasforma ben presto in solitudine e disperazione. E questo senso di angoscia aumenta progressivamente, man mano che la telecamera si allontana, mostrando un mondo distrutto e disabitato. Il mondo dell'ultimo uomo sulla Terra.
“Gli uomini devono eliminare la guerra dalla storia, o la guerra eliminerà gli uomini dalla storia” diceva il fondatore di Emergency Gino Strada, e con questo film Emergencye Ogilvy vogliono ricordarci che per scongiurare questa terribile idea di “pace” l'unica via è abolire la guerra; una volta per tutte.