Il vaccino contro l’Ebola (rVSVDG-ZEBOV-GP) viene usato come parte della strategia globale di contenimento dell’epidemia e si è dimostrato altamente protettivo e sicuro durante la fase avanzata di studio effettuata nella precedente epidemia in Africa occidentale. Questo vaccino non è stato ancora registrato e viene utilizzato attraverso un protocollo che chiarisce le modalità di somministrazione del prodotto, accettato dalle autorità nazionali congolesi, dal Comitato Etico di Kinshasa e dal Comitato Etico di MSF. I partecipanti ricevono le informazioni sul vaccino prima di dare il loro consenso e vengono monitorati attentamente per un determinato periodo di tempo. La partecipazione è volontaria e la vaccinazione è gratuita. La vaccinazione sarà effettuata sulla base di un approccio definito “ad anello”. Questo metodo richiede di identificare tutti i nuovi pazienti affetti dall’Ebola, con diagnosi confermata attraverso test di laboratorio, e risalire alle persone con cui sono entrate in contatto. Queste persone e i loro contatti – spesso membri della famiglia, vicini di casa, colleghi e amici del paziente – rappresentano l’anello. Anche gli operatori sanitari in prima linea nelle zone colpite hanno la possibilità di essere vaccinati, essendo le persone più a rischio di esposizione e trasmissione del virus. La vaccinazione delle persone che si trovano all’interno di questo anello garantisce la creazione di una zona “cuscinetto” – o anello protettivo – e impedisce l’ulteriore propagazione dell’infezione nella comunità.