In queste settimane i militari di Kfor (Kosovo force), missione che conta su 3.400 uomini e donne di 27 Nazioni con l’Italia secondo contributore dopo gli Stati Uniti, hanno distribuito in coordinamento con le istituzioni in Kosovo - uno dei Paesi balcanici più colpiti dalla pandemia - migliaia di dispositivi di protezione individuale a strutture sanitarie e stazioni di polizia in prima linea contro l’emergenza. kfor ha svolto un ruolo importante anche nella risposta globale della NATO al virus, facilitando la distribuzione di aiuti da parte di Paesi alleati e partner come l’Italia, gli Stati Uniti, la Polonia, la Turchia e l’Austria, nel quadro di accordi bilaterali con il Kosovo.
Il Covid non ha diminuito la capacita’ di KFOR di condurre operazioni secondo il mandato della Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, con l’obiettivo di contribuire alla sicurezza e alla liberta’ di movimento per tutte le comunita’ del Kosovo, facilitando cosi’ il dialogo tra Pristina e Belgrado promosso dall’Unione Europea e sostenuto dalla NATO.