Secondo l'ultimo rapporto Onu sulla fame, sono quasi 870 milioni le persone che nel biennio 2010-2012 hanno sofferto di malnutrizione cronica: la maggioranza vive nei Paesi in via di sviluppo e rappresenta il 15% della popolazione complessiva. Ma non tutti i dati sono scoraggianti: la strada intrapresa è quella giusta e l'Obiettivo di sviluppo del Millennio non è una chimera se è vero com'è vero che negli ultimi dieci anni si è registrata una diminuzione del 6% delle persone che soffrono la fame, pari a circa 132 milioni.
«In un mondo di opportunità tecnologiche ed economiche senza precedenti, troviamo assolutamente inaccettabile che più di 100 milioni di bambini sotto i cinque anni siano sottopeso, in condizioni di non poter sviluppare a pieno il proprio potenziale umano e socio-economico, e che la malnutrizione infantile uccida ogni anno più di 2,5 milioni di bambini», hanno denunciato José Graziano da Silva, Kanayo F. Nwanze ed Ertharin Cousin, rispettivamente a capo della FAO, dell'IFAD e del PAM.
E ancora: «Ci preoccupa, in particolare, che la ripresa economica dalla crisi finanziaria mondiale degli ultimi anni sia ancora molto fragile. Ciononostante, facciamo appello alla comunità internazionale affinché faccia uno sforzo supplementare per assistere i più poveri a realizzare il diritto fondamentale a un'alimentazione adeguata. Il mondo dispone delle conoscenze e dei mezzi per eliminare tutte le forme d'insicurezza alimentare e malnutrizione. E' necessaria una strategia del "doppio binario", che punti da una parte a una generale crescita economica (incluso il settore agricolo) e dall'altra fornisca reti di protezione sociale per i più vulnerabili».
Per questo, vale la pena aderire all'appello della cantautrice Malika Ayane per Oxfam Italia (l'altra testimonial è la giornalista Ilaria D'Amico), una delle realtà più propositive nella lotta alla povertà: fino al 2 giugno è possibile inviare un sms solidale al 45505.
«Sono stata con Oxfam in Marocco. Era la prima volta che tornavo in quella terra senza che c'entrassero i miei affetti – dice
Malika Ayane - Ho visitato zone rurali nascoste da chilometri e chilometri di paesaggi in continuo cambiamento e
incontrato donne poverissime, ma con occhi fieri, sognatori e coraggiosi. Oxfam Italia dà loro strumenti e sostegno formativo per trasformare in realtà i loro sogni di autonomia. Con la consapevolezza, infatti, si crea sviluppo e così le basi per un popolo libero. Perché i figli di queste donne straordinarie possano scegliere per se stessi e non essere costretti all’emigrazione come unica alternativa alla povertà».
«Una donna sa che non bisogna mai arrendersi di fronte alle difficoltà, anche quando la sfida sembra impossibile. Ecco perché anche quest’anno ho deciso di dare il mio contributo alla battaglia di Oxfam contro fame e povertà, che mette al centro le donne come chiave di cambiamento. Quando
la posta in gioco è la vita di milioni di bambini, donne e uomini - dice
Ilaria D’Amico – la scelta degli strumenti è fondamentale e la grande esperienza e trasparenza di Oxfam è la garanzia necessaria. Le donne sono il motore del mondo soprattutto in quella parte del mondo dove la lotta contro le privazioni è una battaglia quotidiana. Sostenerle, renderle autonome e metterle al centro della macchina produttiva ci farà giocare un’altra partita, per un futuro migliore per tutti!».
E’ anche possibile, specificando la
causale “No alla fame 2013”, donare tramite:
carta di credito su www.oxfamitalia.org o al numero verde 800.99.13.99
bollettino postale 14301527 intestato a Oxfam Italia
bonifico bancario sul conto n. 000000102000 di Banca Etica
(IBAN IT03Y05018002800000000102000)