“Credo che l’iniziativa abbia un significato profondo – scrive Nicola Bultrini, ideatore del progetto - innanzitutto, la musica (come tutta l’arte) non è mero intrattenimento e neppure semplice manifestazione culturale. Ma più nel profondo, è nutrimento per la mente e per lo spirito, di cui c‘è bisogno come, e forse di più, di alcuni farmaci. E poi, le parrocchie, che sono la Chiesa tra la gente, ancora una volta si dimostrano a rispondere senza indugi, ai problemi reali, in maniera concreta, forte, senza retorica o esibizionismo”.