Stando ai dati emersi dal rapporto dell’UNHCR Left Behind infatti, nel corso dell’ultimo anno accademico, oltre 3,5 milioni di bambini rifugiati in tutto il mondo non hanno avuto la possibilità di andare a scuola. Di questi, 1,5 milioni non hanno frequentato la scuola primaria e 2 milioni la scuola secondaria. E se nel mondo oltre il 90% dei bambini frequenta la scuola primaria, per i bambini rifugiati la percentuale si abbassa a quota 61%, mentre nei paesi a basso reddito si riduce ulteriormente fino ad arrivare al 50%. Un divario che diventa ancora più ampio quando i bambini crescono. Infatti, se in tutto il mondo l’istruzione superiore si attesta al 36%, per i ragazzi rifugiati la percentuale rimane drammaticamente ferma all'uno per cento. Eppure, per la sopravvivenza di un bambino rifugiato, la scuola non è meno importante di una tenda dove dormire, del cibo o delle cure mediche.
“Un bambino rifugiato ha già dovuto subire il trauma della violenza e della fuga forzata per sopravvivere, spesso ha perso anche i suoi genitori – commenta Carlotta Sami, portavoce dell’UNHCR per il Sud Europa. Non possiamo e non dobbiamo permettere che debba rinunciare anche all’istruzione. A scuola i bambini sono protetti dalla violenza e acquisiscono quelle conoscenze e abilità indispensabili che gli permetteranno di avere una vita autonoma e di non cadere nella spirale dell’assistenzialismo. Per queste ragioni – conclude Sami - chiediamo a tutti di sostenere la campagna: un sms o una chiamata da fisso al 45516 può avere un impatto determinante nella vita di un bambino rifugiato”.
Con la Campagna
“Mettiamocelo in Testa. Solo l’istruzione può salvare la vita e il futuro di un bambino rifugiato” l’UNHCR sosterrà il programma “
Educate a Child”. Avviato nel 2012 in 12 paesi – Siria, Iran, Pakistan, Yemen, Etiopia, Malesia, Kenya, Uganda, Ruanda, Sud Sudan, Ciad, Sudan – questo progetto ha garantito, nei primi 5 anni,
accesso all’istruzione a 1 milione di bambini rifugiati. Inoltre, dall’inizio del programma sono state costruite e ristrutturate
210 scuole in 12 paesi e sono state
realizzate e ristrutturate 3.133 classi che hanno permesso a tanti bambini di andare a scuola senza dover affrontare il problema ricorrente del sovraffollamento.
In cinque anni, è stato garantito sostegno economico diretto a 76 mila bambini provenienti da famiglie vulnerabili. Solo nel corso del 2017, grazie al progetto Educate a Child, l’UNHCR ha reclutato 6.158 insegnanti e ne ha formati oltre 19 mila dall’inizio del programma. A tutti i bambini, dal 2012 l’UNHCR ha distribuito circa 2,4 milioni tra libri di testo e altri materiali didattici.