Il campo di Vucjak, sorto in un’area disseminata di mine, doveva essere una soluzione temporanea ma le autorità hanno deciso che resterà così tutto l’inverno e ospiterà i nuovi arrivi. «Nessun essere umano dovrebbe vivere così. Se le autorità non forniranno a queste persone ripari sicuri, appropriati e adatti ad affrontare l’inverno, temiamo sia solo una questione di tempo e le persone inizieranno a morire» dice Nihal Osman, vice coordinatore di Médecins sans frontières, Medici senza frontiere (Msf) nei Balcani. Msf sta fornendo cure mediche e psicologiche in due località al confine. Molti dei pazienti sono minori non accompagnati.