«La situazione è davvero allarmante. Ma non impedirà alle persone di andare in Chiesa. Per la maggior parte la popolazione nigeriana è fortemente credente e timorata di Dio, non rinunceranno alla propria fede davanti ai tanti ostacoli e ai massacri perpetrati. Continueranno ad andare in Chiesa confidando sinceramente nella protezione di Dio. Perseguitano i cattolici perché il governo non avrebbe tollerato la persecuzione dei cittadini di religione islamica. Il governo dovrebbe agire per proteggere anche le nostre comunità. Anche l’esercito dovrebbe fare di più. Nel massacro di Ondo è arrivato tardi.
La situazione nella parte meridionale del Paese non è ideale, perché mentre il nord del Paese ha una fama di luogo violento, il sud era considerata una zona pacifica. Allo stesso tempo, le persone nel Sud del Paese sono più religiose. Le chiese stanno prendendo ogni precauzione possibile per salvaguardare la vita delle persone; anche dopo l'incidente di Ondo, a messa sono piene e le persone partecipano alla liturgia piene di energia e fede. Nulla può fermarli e noi, come preti, faremo il possibile per dare alle persone ogni possibilità per professare la loro fede.»